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Un altro giro

Regia di Thomas Vinterberg vedi scheda film

Commenti brevi
  • Commedia drammatica ben diretta da Vinterberg. Ha il pregio di scivolare bene, una visione piacevole.

    leggi la recensione completa di claudio1959
  • L'alcolismo è una cosa seria. Ridicolizzarlo con una storia insulsa, incongruente, irrealistica, prima ancora che sbagliata, è una cosa profondamente imbecille.

    commento di Oss
  • Notevole questo dramma scandinavo. Grande prova attoriale, in particolare di Mads Mikkelsen.

    leggi la recensione completa di Furetto60
  • Un altro giro, ovvero la via alcolica al successo. Se il regista l'ha provata su di sè il risultato non è esaltante dato che il film è alquanto modesto ma ha però il merito di stimolare delle riflessioni che escono dal seminato opprimente del solito politicamente imposto. E di questi tempi non è poco.

    commento di bombo1
  • Bel film che tratta un argomento decisamente insolito.

    leggi la recensione completa di tobanis
  • Interessante ma prolisso.

    commento di gruvieraz
  • Un gruppo di amici che insegna in una scuola superiore decide di prestarsi a un esperimento che parte da uno studio secondo cui mantenendo allo 0,05% il grado alcolico nel sangue si migliorano le prestazioni di un individuo. Ovviamente si faranno prendere la mano, con conseguenze talvolta comiche e talaltra drammatiche.

    leggi la recensione completa di alfatocoferolo
  • Noi in Veneto, secondo i dettami consigliati dal film e dalle teorie di Skarderuud, secondo cui l’uomo nasce con un deficit di tasso alcolemico dello 05 %, siamo perlopiù ben abituati a colmarlo e ad avere quindi la mente aperta, rilassata dagli effetti stordenti dei vitigni di Valdobbiadene. Per coglierne quindi al meglio le sfumature e l’essenza

    leggi la recensione completa di gaiart
  • Una commedia a sfondo drammatico,mi e' piaciuto in modo contenuto e sullo stesso tema i miei film resteranno sempre Giorni Perduti e I Giorni Del Vino e Delle Rose....scusatemi.

    commento di ezio
  • Pare che la popolazione danese vanti il più alto tasso alcolemico in Europa, ciò che il film sembra confermare fin dalle prime scene: si beve molto e volentieri, fin da giovani in Danimarca. Il regista, però, ha precisato di non aver inteso denunciare l’eccessivo consumo di alcol, e neppure farne l’apologia. 

    leggi la recensione completa di laulilla
  • Un cocktail così diffuso che pure annacquato viene bevuto con favore da pubblico e critica.

    leggi la recensione completa di Kurtisonic
  • l'accoppiata Vinterberg/Mikkelsen ritorna, ed è una botta! Druk è un film sconnesso, eccessivo, imperfetto, ebbro, in senso stretto e lato, ma soprattutto umano...da scolarsi d'un fiato.

    commento di giovenosta
  • Lungi dal voler essere l'apologia di un'ubriachezza 'senza secondi fini', Druk si propone come un originale inno alla vita, alla volontà di mettersi in gioco, alla necessità di sentirsi curiosi, di tentare, di prendersi dei rischi per evitare che il proprio percorso umano si concluda con una resa incondizionata alla monotonia.

    leggi la recensione completa di pazuzu