Regia di John Hsu vedi scheda film
FEFF 22
“Nel 1962, durante la Guerra Fredda, Taiwan era sotto la legge marziale. Qualsiasi libro contenente pensieri comunisti o di sinistra era severamente vietato.
Leggerli veniva severamente punito, anche con la pena capitale”.
In questo drammatico contesto di repressione, presso un collegio preso d'assedio dalle forze militari, un gruppo di studenti si impegna a salvare dal rogo una serie di libri di riferimento che essi stessi son convinti possano costituire la base per un ritorno alla libertà ormai negata.
In questo contesto un giovane insegnante si innamora di una studentessa collaborativa della causa, la bella Fang. Ma quando il ragazzo scompare, e la studentessa si mette sulle sue tracce, ecco che un mondo nascosto di orrori si materializzerà per dare volto e connotati mostruosi ad una tirannia e ad una repressione che trasformano la costrizione in orrore fisico.
E permettono al cinema horror di sconfinare in contesti maturi inerenti drammatici episodi di intolleranza e repressione di cui è stata vittima la popolazione taiwanese, considerata dalla Cina come una costola ribelle e meritevole di dura repressione.
Ecco allora che, per la regia del cinese John Hsu, Detention si presenta come un interessante ibrido che tenta di far approdare il film di genere verso tematiche alte, ove il male finisce per assumere connotati mostruosi anche fisicamente. Il tentativo, di certo ambizioso e che ricorda da vicino anche un celebre, acclamato precedente (mi viene in mente su tutti Il labirinto del Fauno di Del Toro), appare riuscito più nelle intenzioni e nei contorni, che nel risultato di fondo, perdendosi il fulcro della vicenda in una manifestazione dell'orrore della guerra civile, come un mostro dai risvolti un po' troppo grotteschi per convincere per davvero.
Notevole tuttavia risulta la ricerca delle atmosfere, l'ambientazione ed in contesto storico molto accuratamente ricostruito, che fanno comunque di Detention un horror fuori dal comune, ed un tentativo lodevole, seppur perfezionabile, di spingere il genere su territori di impegno storico e civile.
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