Al tavolino della stazione di Rio l'ex insegnante Dora arrotonda la pensione scrivendo lettere per gli altri. Tra i suoi clienti ci sono Ana e suo figlio Josué, che ha nove anni e che ha un grande desiderio: conoscere il padre. Il giorno seguente Ana è vittima di un incidente e così Josué chiede a Dora di accompagnarlo alla ricerca del genitore.
Note
È bello il road movie di Walter Salles, perché riesce a far scivolare tra le righe il tema politico sperdendo il nostro sguardo nei paesaggi, nei ritmi e nella varietà degli incontri. E riesce a farci accettare la stravagante solidarietà che si instaura tra i due protagonisti senza spingere mai sul pedale del patetismo. Orso D'oro a Berlino.
Rivestito da una tristezza dignitosa che non è mai sguardo commiserevole e piagnucoloso verso la sua gente, il film di Salles guarda con occhio iperrealistico la miseria del Brasile, aiutato da una superba fotografia, attori eccellenti e una musica di struggente bellezza.
Un Brasile difficile e povero. Una donna sola e inaridita che odia gli uomini, ma si trova ad avere a che fare con un bambino rimasto orfano che un po' alla volta le apre nuove prospettive. Niente facili sentimenti, incontri realistici e una varietà umana molto ricca.
La fuga verso la libertà di due solitudini che s'incontrano nell'inferno della megalopoli brasiliana. Il (bel) film che ha proiettato Walter Salles verso la consacrazione hollywoodiana, bravissimi gli attori, voto positivo.
ha il merito di non diventare mai banale, seppur esprima sentimenti notevoli. il cambiamento di entrambi i protagonisti dopo l'esperienza vissuta è una sorta di "viaggio interiore" compiuto dai due, che li aiuterà a crescere moralmente.
Dora (Fernanda Montenegro) è una maestra elementare in pensione. Con quello che prende con ce la fa a vivere e così "arrotonda" scrivendo lettere alla stazione centrale di Rio de Janeiro. Un giorno gli si presenta Ana (Soia Lira) per una lettera da spedire al marito che l'ha lasciata sola col piccolo Josuè (Vinicius De Oliveira). Poi Ana muore in un tragico incidente e… leggi tutto
Volti. Volti che dettano ansiose parole scaturite dal fondo dell’animo. Volti di gente sincera, gioviale, di figli di un Brasile anestetizzato dall’analfabetismo che per un real si concedono la gioia di dare libero sfogo al volo dei loro più sinceri sentimenti, in un afflato dal valore salvifico e rigenerante che non perverrà mai alla dovuta destinazione. Palpiti… leggi tutto
Alto, altissimo tasso zuccheroso per questo lavoro pluripremiato attorno al pianeta (fra gli altri ha vinto l'Orso d'oro a Berlino, ma è stato anche nominato come miglior film straniero agli Oscar), una storia on the road decisamente poco originale, colma degli elementi standardizzati del genere: il dramma iniziale, la forzatura del destino nel coinvolgere due persone tanto differenti, la… leggi tutto
Central do Brasil Brasile 1998 la trama: Ad un tavolino della stazione ferroviaria di Rio de Janeiro Isadora "Dora" Teixeira un ex insegnante arrotonda la pensione scrivendo lettere, per le persone analfabete .Tra i suoi clienti ci sono Ana e suo figlio Josuè, di nove anni che ha un grande desiderio, conoscere il padre. Il giorno seguente Ana è vittima di un incidente…
Saudade. Saudade dall'inizio alla fine per questo film che ha fatto incetta di premi (l'Orso d'oro a Berlino è il più significativo, mentre alla consegna delle statuette Hollywood gli ha preferito ingiustamente La vita è bella). La storia è quella di cassavetesiana memoria (leggi Gloria - Una notte d'estate) di una donna sulla sessantina (Montenegro), che scrive…
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Gli anni '90 sono stati un decennio proficuo per quanto riguarda il cinema, molti dei migliori registi di oggi hanno visto la luce proprio in quel periodo e molti altri, già all'attivo da parecchio tempo, hanno…
Alto, altissimo tasso zuccheroso per questo lavoro pluripremiato attorno al pianeta (fra gli altri ha vinto l'Orso d'oro a Berlino, ma è stato anche nominato come miglior film straniero agli Oscar), una storia on the road decisamente poco originale, colma degli elementi standardizzati del genere: il dramma iniziale, la forzatura del destino nel coinvolgere due persone tanto differenti, la…
Qualche biografia (alcune realistiche altre più fantasiose) ma anche una caduta di un impero una nascita di una nazione, un armistizio che cambia il destino di un popolo e poi... l'undicisettembreduemilauno.
Dora (Fernanda Montenegro) è una maestra elementare in pensione. Con quello che prende con ce la fa a vivere e così "arrotonda" scrivendo lettere alla stazione centrale di Rio de Janeiro. Un giorno gli si presenta Ana (Soia Lira) per una lettera da spedire al marito che l'ha lasciata sola col piccolo Josuè (Vinicius De Oliveira). Poi Ana muore in un tragico incidente e…
VOTO : 7+.
Film davvero ben fatto, forse non grandissimo a livello assoluto, ma di grande c’è sicuramente la prova di Fernanda Montenegro, una di quelle interpretazioni che vanno ricordate e che non si possono proprio dimenticare anche a distanza di tempo.
Poi c’è comunque il film che si avvale, senza dubbio, di un equilibrio espositivo degno di menzione che riesce…
Volti. Volti che dettano ansiose parole scaturite dal fondo dell’animo. Volti di gente sincera, gioviale, di figli di un Brasile anestetizzato dall’analfabetismo che per un real si concedono la gioia di dare libero sfogo al volo dei loro più sinceri sentimenti, in un afflato dal valore salvifico e rigenerante che non perverrà mai alla dovuta destinazione. Palpiti…
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Commenti (9) vedi tutti
Fernanda Montenegro la + grande attrice brasiliana vivente standing ovation, la sua Dora ci prende il cuore ed emoziona.
leggi la recensione completa di claudio1959Rivestito da una tristezza dignitosa che non è mai sguardo commiserevole e piagnucoloso verso la sua gente, il film di Salles guarda con occhio iperrealistico la miseria del Brasile, aiutato da una superba fotografia, attori eccellenti e una musica di struggente bellezza.
leggi la recensione completa di barabbovichUn Brasile difficile e povero. Una donna sola e inaridita che odia gli uomini, ma si trova ad avere a che fare con un bambino rimasto orfano che un po' alla volta le apre nuove prospettive. Niente facili sentimenti, incontri realistici e una varietà umana molto ricca.
commento di ENNAHLa fuga verso la libertà di due solitudini che s'incontrano nell'inferno della megalopoli brasiliana. Il (bel) film che ha proiettato Walter Salles verso la consacrazione hollywoodiana, bravissimi gli attori, voto positivo.
commento di Paul Hackettmolto bello e recitato molto bene. una storia di povertà amara tra molta dignità e … dignità nulla in cui la redenzione e' in mano al singolo
commento di leonardo4itha il merito di non diventare mai banale, seppur esprima sentimenti notevoli. il cambiamento di entrambi i protagonisti dopo l'esperienza vissuta è una sorta di "viaggio interiore" compiuto dai due, che li aiuterà a crescere moralmente.
commento di carpaStoria di conivenza più che di lacrimevole amicizia. Percorso di formazione parallelo
commento di RamitoUn buonissimo film, molto reale. Un film che ti prende da subito.
commento di joySolido film 'morale' come bisognerebbe farne ogni tanto. Forse un tantino 'mirato' al cuore del pubblico, ma, in fondo…perché no ?
commento di rosebud