Regia di Vincenzo Salemme vedi scheda film
C’era un tempo in cui Vincenzo Salemme era capace di fare film, di inventarsi storie seriamente divertenti, di circondarsi di bravi attori dalla comicità facile perché naturale. In quel periodo ha sfornato un paio di film che resteranno per sempre nell’immaginario collettivo come esempi di comicità semplice e genuina, senza necessariamente raschiare il fondo cadendo nel banale. Carlo Buccirosso è, in modo evidente, il pezzo forte dell’intera pellicola. L’espressività accentuata unita alla bravura teatrale, lo rendono irresistibile e insuperabile anche da Casagrande che sembra sempre il solito e che preferisce calibrare la voce anziché il volto spesso saturo e inespressivo. Salemme si dimostra regista anche quando recita, è più bravo ad assegnare una scena che a rubarla, ma ha la capacità di trovare gli ingredienti necessari e amalgamarli nel moo giusto, creando quel mix perfetto per un film di comici. Purtroppo tale capacità è andata persa o, cosa più probabile, è andato perso il suo ingrediente migliore, tal Buccirosso.
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