Regia di Vincenzo Salemme vedi scheda film
All'epoca della sua uscita, Emanuela Martini, stimatissimo ex-direttore di Film tv, scrisse che "L'amico del cuore è uno di quei piccoli esordi che fanno sperare un pò nel cinema italiano; qualche lentezza teatrale, ma Salemme è anche alla ricerca di cura ed esattezze cinematografiche. Bravissimi tutti gli attori." Purtroppo, personalmente non mi ritrovo con la mitica Emanuela su questo film: prodotto di livello medio, ma tendente più al basso che all'alto. La struttura è fin troppo derivativa dal teatro e alla lunga il film risulta statico e verboso, con poche invenzioni di regia, dialoghi a tratti spassosi che qualche risata la fanno fare, ma che neanche brillano per una particolare finezza di scrittura. E non mi sembra neanche che gli attori siano "bravissimi": Salemme a mio parere tende a strafare senza avere la genialità di Totò o Peppino De Filippo, che rientrano fra i suoi modelli, la Herzigova è appena passabile, e le "spalle" Buccirosso, Casagrande e Paone se la cavano grazie al mestiere appreso sulle tavole del palcoscenico, ma nessuno mi ha lasciato un'impressione memorabile. Dopo questo film, ho visto anche Amore a prima vista e A ruota libera e li ho trovati decisamente peggiori, poi non ho più avuto la forza di seguire Salemme, che però ha continuato a sfornare parecchi film come attore-regista (Volesse il cielo, Ho visto le stelle, Cose da pazzi, SMS, No problem). Se il pubblico lo segue ancora, beato lui...
VOTO 5/10
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