Regia di Richard Attenborough vedi scheda film
Film di classe, girato da un autore estraneo al genere horror, qui al suo unico (riuscito) tentativo. Valorizzato dalla superlativa interpretazione del "dissociato" Anthony Hopkins, sorta di spiritato ventriloquo senza pace interiore...
L'introverso e strano Corky Withers (Anthony Hopkins), tenta più volte di affermarsi come illusionista, senza mai riuscire ad emergere dalla mediocrità dei suoi spettacoli. Fino a quando, incoraggiato dal vecchio agente Ben (Burgess Meredith), si scopre essere in grado di catturare l'attenzione del pubblico facendo ricorso ad un pupazzo con il quale supporta numeri di magia dietro effetti da ventriloquo. Corky rifiuta un importante contratto per uno show televisivo per evitare di sottoporsi ad accertamenti medici. Rifugge dalla notorietà e dal successo e finisce così per isolarsi in una sperduta casetta tra i boschi, affittatagli da Peggy (Ann-Margret) una vecchia fiamma di gioventù ora sposata, ma con la quale instaura una relazione. In questo clima di isolamento, di silenzio e perduta civiltà, l'uomo inizia a comportarsi stranamente, interagendo più e più volte -anche quando in totale solitudine- con Forca, nome dato al pupazzo dalle inquietanti fattezze...
Gandhi era ancora là da venire, quando il regista Richard Attenborough tenta la strada dell'horror e lo fa -purtroppo- in una sola occasione che è, appunto, questo Magic, film allucinato per quanto ottimamente interpretato da un irriconoscibile Hopkins che già qui, ben prima di meritare la consacrazione di pubblico con l'interpretazione di Hannibal (Il silenzio degli innocenti e seguiti), dimostra grande capacità di immedesimazione dando vita ad un personaggio evidentemente dissociato per quanto in simbiosi con il suo alter ego inanimato.
Almeno inanimato fintanto che non interagisce, muovendo occhi e bocca in maniera impressionante e facendo lunghi dialoghi spesso coerentemente dissociati con Corky. Questo Magic è, alla resa dei conti, un film riuscito, che cattura sin dalle prime sequenze per poi condurre verso atmosfere tetre e malinconiche, ben sostenute dalla valida regia e dal volto stravolto e spiritato di un Anthony Hopkins in gran forma. Assolutamente da vedere, e riflettere su come possano svilupparsi e prendere corpo patologie psicologiche sconfinanti nello sdoppiamento della personalità.
In Dvd nel catalogo Passworld che lo offre in una buona qualità video (formato 1.85:1) e audio. Durata della versione: 1h46m53s.
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