Mahu, Roland, Geo, Vasselin e Gaspard, detenuti per reati comuni, decidono di sottrarsi al processo tentando di evadere. Dopo aver praticato un buco nel pavimento della loro cella i cinque scavano una galleria che consenta loro di uscire all'aperto. Da un romanzo di José Giovani, l'ultimo film di Becker, girato con assoluta economia di mezzi espressivi (il rumore degliattrezzi che scavano il buco) e una tensione insostenibile dall'inizio alla fine. Col suo gioco di rapporti e di sguardi che ricordano Bresson e anticipano Jean-Pierre Melville, il film si trasforma, per virtù di coerenza tematica e rigore di messinscena, in un canto disperato di libertà.
Non male. In generale un pò scasino e in alcune parti un pò noiosetto, con qualche "irrealtà da film" (ma poco niente rispetto a certe str... ahem... fetecchie moderne). Buono il finale che non è proprio così scontato. Una visione la merita. Voto 6
Un film d'altri tempi: tutti amici e fratelli, si scambiano cibo e gentilezze. Nei prison movie moderni si scannano ogni 30 secondi e ogni scusa è buona per spaccare la testa a qualcuno. Comunque il voto medio di 9.1 mi pare francamente eccessivo.
un film di due ore che non annoia e mantiene una discreta suspance,discreta perchè tutto fila troppo liscio almeno per tre quarti di film.Un buon film ma ho visto film migliori sulle fughe dalle prigioni.
In un'autofficina all'aperto, un uomo chino sul motore di una Citroen 2 CV col cofano alzato molla gli arnesi, si volta, si avvicina alla telecamera e annuncia: «Buongiorno, il mio amico Jaques Becker ha ricostruito in tutti i dettagli una storia vera: la mia. Accadde a Parigi nel 1947, nella prigione della Santé». Il nome che ha scelto improvvisandosi attore è Jean Keraudy, quello vero… leggi tutto
Tensione insostenibile? Sarà colpa del piccolo schermo, ma io e la mia compagna di visione ci siamo addormentati per alcuni minuti. Il film ne conta almeno una ventina di troppo. La storia è bella, ma ci sono delle cose francamente inaccettabili, che andavano al limite spiegate e giustificate meglio. Spaccano a colpi di sbarra il pavimento di cemento (!)… leggi tutto
Il film è la terza e ultima opera di Jacques Becker, un regista francese che negli anni ’30 è stato assistente alla regia di Jean Renoir.
Le due opere precedenti sono Casco d'oro (del 1952, con Simone Signoret) e Grisbì (del 1953 con il vecchio Jean Gabin e l’esordiente Lino Ventura): Grisbi è un noir che descrive con…
Ecco cos’è “Time”, creata e scritta da Jimmy McGovern (Priest, Liam, Accused, Common) e diretta da Lewis Arnold (Misfits, BroadChurch) per BBC: a metà del primo episodio di un’ora…
La libertà è un qualcosa che si apprezza solo quando ci manca. Dividere uno spazio piccolissimo con altre quattro persone diventa un problema enorme se non hai niente da fare è pure peggio. Il lavoro per i nostri non è pero un passatempo ma fa parte del piano per lasciare prima del tempo quello spazio minimo. L’arrivo del quinto uomo mette gli altri di fronte al…
Il cinema carcerario è un genere che non conosce epoca, trasversale a tutti i periodi storici e a tutti i grandi generi classici della storia del cinema. Di tutte le classifiche che si possono stilare a…
Buona visione di questi 14 film dedicati - anche se sono troppo pochi - a mezzo secolo di Cinema francese (dagli anni '30 agli '80).
Da parte mia, una gran parte li ho visti per la prima volta negli ultimi sei o sette…
Capolavoro del cinema francese e uno dei più grandi film della storia del cinema, nel Buco (1960) di Jacques Becker, ispirato ad alla storia vera di Jean Keraudy (in arte e nel film Roland) che il regista si porta come attore nel film, confluiscono molteplici stili cinematografici che vanno dalla narrazione classica, al noir sino a dei tocchi della nascente nouvelle vague francese…
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Commenti (10) vedi tutti
Capolavoro che mette insieme realtà e destino fatale dove non ci può essere evasione.
leggi la recensione completa di tafoNon male. In generale un pò scasino e in alcune parti un pò noiosetto, con qualche "irrealtà da film" (ma poco niente rispetto a certe str... ahem... fetecchie moderne). Buono il finale che non è proprio così scontato. Una visione la merita. Voto 6
commento di CriticatruttoDeve qualcosa a Un condannato a morte è fuggito di Bresson, ma rimane un capolavoro. Come lo è Casco d'oro.
commento di Utente rimosso (darbant)Un film d'altri tempi: tutti amici e fratelli, si scambiano cibo e gentilezze. Nei prison movie moderni si scannano ogni 30 secondi e ogni scusa è buona per spaccare la testa a qualcuno. Comunque il voto medio di 9.1 mi pare francamente eccessivo.
commento di sticazziun film di due ore che non annoia e mantiene una discreta suspance,discreta perchè tutto fila troppo liscio almeno per tre quarti di film.Un buon film ma ho visto film migliori sulle fughe dalle prigioni.
commento di wang yuVoto 8. [22.05.2011]
commento di PPSplendido capolavoro. Spero che Film Tv cambi immediatamente il giudizio da buono a ottimo, è un film magistrale e imperdibile.
commento di ZardozSplendido capolavoro. Spero che Film Tv cambi immediatamente il giudizio da buono a ottimo, è un film magistrale e imperdibile.
commento di Zardozche dire di più ? voto 10.
commento di akronteIl film che non ti aspetti, il capolavoro misconosciuto e ignorato.
commento di movieman