Regia di Aldo Lado vedi scheda film
L'ultimo treno della notte e il primo giustiziere di mezzogiorno (il secondo sarà, l'anno successivo, Franco Franchi, nel film diretto da Mario Amendola). Calligraficamente realizzato meglio della media del genere e del periodo, il film di Lado risente dei primi film sui giustizieri fai-da-te alla Charles Bronson e del clima del periodo, quello del massacro del Circeo (credo che il film di Lado sia di poco precedente al fatto criminale di cui si resero responsabili Guido, Izzo e Ghira). La sceneggiatura è poco convincente e costringe spesso gli interpreti, soprattutto Salerno, a riempire i vuoti con la mimica facciale. Non convince pienamente la resipiscenza del guardone (un bravo, come sempre, Franco Fabrizi), mentre un finale ambiguo sembra suggerire che la voga dei giustizieri privati lascia inevitabilmente impuniti i crimini dei soggetti meno sospettabili, come quella mente malata e sadica della "signora perbene", interpretata da una mefistofelica Macha Méril.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta