Regia di Lloyd Bacon vedi scheda film
Un boss acquisisce il controllo dell’ultimo locale notturno che ancora gli mancava e impone un giro di vite alla sua gestione, al punto da far uccidere un cliente occasionale dimostratosi insolvente. Il solerte procuratore distrettuale Humphrey Bogart (che su questo set conobbe la futura terza moglie, Mayo Methot) cerca di incastrarlo con ogni mezzo, ma si scontra con un muro di omertà. La più consapevole delle cinque ragazze che lavorano nel night dapprima accetta di farsi usare dal boss: cambia campo solo quando sua sorella, che lei faceva studiare in collegio e teneva all’oscuro del proprio lavoro, viene invischiata in quell’ambiente torbido e muore tragicamente. Poliziesco gradevolmente convenzionale, improntato al moralismo un po’ declamatorio tipico del New Deal e in particolare delle produzioni Warner. Il titolo italiano sottolinea l'elemento melodrammatico; quello originale, Marked woman, si riferisce allo sfregio inferto sul viso della protagonista ma anche, metaforicamente, allo stigma sociale che colpisce lei e le sue compagne. Il doppiaggio molto datato penalizza soprattutto Bette Davis, attribuendole una vocetta fessa.
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