Regia di Philip D'Antoni vedi scheda film
I "Seven-Ups" del titolo originale erano un ramo della polizia newyorkese, i cui arresti erano per gente che commetteva reati punibili con non meno di sette anni di pena. Nell'era in cui il poliziesco rinacque, quelli, per dire, de "Il braccio violento della legge" e "Serpico", l'ottica con cui veniva raccontato il mondo dei tutori della legge, al cinema, cambiò considerevolmente, facendo luce su pecche e sfumature di chi deve applicare le regole e le divisioni all'interno dei vari corpi, ma anche delle stesse squadre investigative. Qua un team di poliziotti indaga su dei ricattori , che rapiscono e estorcono soldi a pezzi grossi dell'ambiente della mala: il giro dei soldi è grosso, e il protagonista, un agente italoamericano, si serve di un informatore che ritiene anche un amico. Diretto da Philip D'Antoni, che girò un solo titolo, questo, "Squadra speciale" è un poliziesco girato sulle strade e nella vera New York, che ha una buona idea come il trucco dell'autolavaggio per ritirare il malloppo dei riscatti, e una grande scena d'azione, quella dell'inseguimento, tiratissima e avvincente, fino allo spasimo, che vale la visione del film, con una buona interpretazione di Roy Scheider, piedipiatti con ancora un senso morale, cui viene contrapposto un credibile attore, specialista nei panni del corrotto e psicotico come Richard Lynch, con resa dei conti violenta e a bruciapelo. Oggi in pratica dimenticato, è un buon titolo, sobrio, ma con momenti spettacolari come appunto la caccia ai delinquenti di cui prima.
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