Regia di Philip D'Antoni vedi scheda film
Seven-ups è il primo ed unico film di Philip D'Antoni, produttore di Bullit e soprattutto di The French Connection di William Friedkin. Chiaramente si vede sin da subito che il parallelismo con la pellicola di Friedikin è evidente. Molti attori di quel film, Schreider e Lo Bianco in primis, sono presenti, come lo stile realistico e persino la componente tecnica e le musiche di Ellis.
Sembra veramente una costola del film di Friedkin, ma malgrado uno stile molto simile, la storia è buona ed abbastanza solida quanto basta, offrendo qualche buona sequenza come l'inseguimento e specialmente l'autolavaggio dove la tensione è tangibile. Non ha il ritmo serrato di French Connection, tantomeno un personaggio border line come Popeye Doyle. Roy Schreider al contrario caratterizza un personaggio decisamente più equilibrato e distaccato, più razionale e meno paranoico.
Interessante come spunto la sottotrama tra Schreider e Lo Bianco, peccato che rallenti e non di poco il film che rimane complessivamente valido, a riprova di un decennio, gli anni settanta, dove questo genere ha avuto la sua età dell'oro.
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