Regia di Arthur Hiller vedi scheda film
Il film ha una cattiva fama che non è del tutto meritata, in quanto affronta un argomento difficile con una certa sensibilità. Arthur Hiller, regista di "Love story", volle dar prova di poter affrontare temi meno standardizzati come l'omosessualità repressa all'interno di un matrimonio di facciata, che nel 1982 era ancora qualcosa che il pubblico accettava con difficoltà sul grande schermo. La sceneggiatura ha delle buone intuizioni che però non sempre sono approfondite a dovere, soprattutto quando il personaggio del medico oncologo frequenta lo scrittore, con un confronto non sempre convincente tra i due personaggi, mentre le scene fra lui e la moglie risultano generalmente più veritiere. É un prodotto che non ha il coraggio di andare fino in fondo alla scottante materia, ma si accontenta di darcene un quadro più accomodante seppur non privo di una sua verità di situazioni e personaggi. Nel cast buona la prestazione di Michael Ontkean che avremmo ritrovato anni dopo come sceriffo di "Twin peaks", Kate Jackson fa quel che può con qualche scena in cui lascia il segno, Harry Hamlin non mi ha colpito più di tanto ma indubbiamente conferisce la sua carica di vitalità al personaggio. Forse sono troppo indulgente ma io non lo boccerei come fanno quasi tutti i dizionari e buona parte dei critici.
Voto 6/10
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