Regia di Eduardo De Filippo vedi scheda film
Beatrice scopre che il marito l’ha tradita con la giovane moglie di Ciampa, uomo di una certa età e di modeste ambizioni, che per quieto vivere preferisce – pur sapendo – che non si sappia. Ma Beatrice ha deciso di denunciare pubblicamente la faccenda e per questo rischia di passare per vittima… o per pazza.
Il teatro di Pirandello ben si accosta al formato televisivo, specie se si considera che qui siamo nel 1981 e ancora la Rai per i suoi prodotti aveva a disposizione buoni standard qualitativi e un fermo interesse nella divulgazione di opere letterarie di alto livello. Ecco perché Eduardo De Filippo viene chiamato a dirigere e interpretare questo grande classico, nella versione cara alla compagnia dell’autore, regista e attore napoletano, che con grande rispetto del testo di partenza mette in scena un Berretto a sonagli molto teatrale nell’aspetto (costumi, scenografie, fotografia, montaggio, recitazione), e di conseguenza poco televisivo. Non che il risultato finale non sia soddisfacente, anzi; ma senza dubbio si tratta di un’operazione un po’ ibrida, a cavallo fra i due mezzi espressivi. Accanto a Eduardo compaiono in scena suo figlio Luca De Filippo, Giuliana Calandra, Angelica Ippolito, Armando Marra, Chiara Toschi e Hilde Renzi; il ritmo, per via delle scelte formali di cui sopra, non è scorrevolissimo. Contemporaneamente Eduardo girava per la Rai Il contratto, dalla sua omonima commedia: saranno le sue ultime regie televisive. 4,5/10.
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