Regia di Erwin C. Dietrich vedi scheda film
Irrisolto ibrido tra azione, guerra ed erotismo, girato decorosamente da Dietrich ma lagnoso per via di una sceneggiatura poco approfondita e sviluppata da un soggetto poco stimolante.
Germania, Seconda guerra mondiale. Per sostenere il morale dei soldati al fronte, vengono reclutate ragazze tedesche, disposte a servire il Führer e la causa nazista. La selezione, piuttosto restrittiva, è a totale discrezione del dottor Kuhn (Carl Möhner), uomo che nutre molti dubbi sulla dittatura costretto a subire finendo, di tanto in tanto, con il graziare alcune candidate respingendole. Infatti quelle che passano la selezione -in genere giovani e di bell'aspetto- sono destinate ad allietare sessualmente gli uomini. Compito che assolvono con piacere, convinte di promuovere così l'ideale politico del Terzo Reich. Mentre nascono alcune storie d'amore (anche con dissidenti e partigiani), i russi avanzano al punto di arrivare a catturare le affascinanti ragazze.
"È un dovere combattere le nazioni demoplutocratiche." (Esternazione di una militante nazista)
Erwin C. Dietrich, ispirato da un romanzo di Karl-Heinz Helms-Liesenhoff, scrive e dirige questa atipica pellicola. Insolita nella filmografia del regista svizzero, generalmente orientata verso commedie erotiche. Sia in precedenza, con film su hostess scatenate o parodie irresistibili (esilarante, ad esempio, Le piccanti avventure dei tre moschettieri), sia successivamente. Qui l'ingrediente cinematografico che attraversa tutta l'opera di Dietrich (il nudo femminile tout court) è presente in maniera accentuata rispetto ad altri film dell'epoca. Ma è inserito in un contesto serio e inadatto. Così, tra dialoghi pomposi, foto di Hitler che spuntano su questa o quella parete, sparatorie, carri armati (se ne contano almeno quattro) e un approccio solo lievemente negazionista dell'ideologia nazista, Dietrich di tanto in tanto inserisce qualche scenetta di nudo (in genere striptease, accoppiamenti appena suggeriti o docce di gruppo), che appare molto meno efficace dato il tenore in parte grave e compunto che pervade l'intero girato.
Ne esce un film più di guerra che erotico, sviluppato su un canovaccio appena abbozzato e tirato forse troppo per le lunghe (100 minuti). Si nota, per ricostruzioni di ambienti, costumi e mezzi (sparatorie ed esplosioni hanno dato da fare ai bravi stuntmen), che in questa circostanza la produzione ha avuto una certa consistenza, a differenza degli altri titoli diretti dal regista. Ma il risulta finale rimane piuttosto deludente. Fraulein in uniforme è un film invecchiato presto e male, poco intrigante anche se visionato nella versione integrale, più lunga di circa 10 minuti rispetto a quella approdata nelle nostre sale.
"L'umanità è una dote inutile per chi comanda o governa". (Ufficiale delle SS)
"Io sogno di dare alla luce un bambino che chieda: 'Mamma, che cosa era la guerra?'" (Eve Merriam)
F.P. 05/09/2019 - Versione visionata, Dvd (lingua: italiano con insert in inglese - durata: 100'16")
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