Regia di Richard Fleischer vedi scheda film
Angosciante.
Perché 10 Rillington Place è un film degno di nota? Perché applica molto bene la lezione hitchcockiana sulla suspense. Sequenza iniziale: il regista gioca a carte scoperte, vengono immediatamente rivelati sia il killer sia la modalità degli omicidi. Da qui in poi, anche con una discreta agilità, Fleischer può giocare con la suspense avendo la certezza assoluta che lo spettatore non si potrà mai annoiare, ma anzi, sarà tenuto col fiato sospeso costantemente in attesa del successivo assassinio, di cui conosce autore e modus operandi: di conseguenza, lo spettatore saprà riconoscere con esattezza le avvisaglie che precedono l'atto. Angoscia e sgomento lo accompagneranno per tutto lo svolgersi dell'assassinio, dal principio fino alla consumazione. Dov'è che molti altri film pseudogialli sono in errore invece? Proprio sul momento in cui scelgono di mostrare il misfatto. Porre il turning point in mezzo è ancora consigliabile e produce risultati stupefacenti in molti casi (Bersagli, di Bogdanovich). Porlo in conclusione può invece generare sbuffi di noia indesiderati, costituendo l'esatta negazione della suspense hitchcockiana. Non succede niente, ma quel non succedere niente non è attesa angosciata, è solo stasi indefinita e pallosa. Un esempio? Il sopravvalutatissimo Blood simple dei Coen: il nulla come cifra artistica. Si rimarca, oltre all'ottimale struttura del film, l'odiosità del mellifluo assassino, uomo mediocre e tragicamente privo di qualità, che come pochi altri mette il dito nella piaga della normalità del male.
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