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L'assassino di Rillington Place n. 10

Regia di Richard Fleischer vedi scheda film

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La recensione su L'assassino di Rillington Place n. 10

di munnyedwards
7 stelle

 

La sirena di un allarme antiareo echeggia nella notte, sembra l’urlo disumano di una donna morente, ma forse è solo l’atmosfera notturna di una Londra cupa e inquietante, siamo nel 1944 e i bombardamenti tedeschi consentono alla popolazione spostamenti rapidi e solo per casi urgenti, ad uscire si rischia la pelle ma non solo per le bombe.

Una donna cammina con la sua torcia mentre tutto intorno sono solo ombre, sta andando dall’ agente ausiliario John Christie (Richard Attenborough) che per l’occasione si improvvisa medico, deve curarsi una fastidiosa bronchite e Christie è ben disposto ad aiutarla, la fa entrare nella sua casa, al n. 10 di Rillington Place, la fa accomodare in una specie di stanzino e con modi amorevoli la stordisce con del gas, poi la violenta e la strangola con una corda, finito il suo rito, scava una buca in giardino e c’è la butta dentro.

Richard Fleischer è uno specialista di serial killer e di storie vere, nella sua interessante filmografia ci sono almeno tre pellicole che prendendo spunto da fatti di cronaca nera affrontano questa tematica legandola al discorso sulla pena capitale, Frenesia di un delitto (’59), Lo strangolatore di Boston (’68) e infine L’assassino di Rillington Place n. 10 (’71).

 

Richard Attenborough

L'assassino di Rillington Place n. 10 (1970): Richard Attenborough

 

La vicenda di John Christie ebbe un grande risalto nel Regno Unito, il regista americano l’affronta con il suo consueto stile rigoroso e compatto, come era già avvenuto con Lo strangolatore di Boston (indimenticabile la prova di Tony Curtis) anche in questo caso si affida ad un grandissimo attore per il ruolo del protagonista, lasciando però invariata una forma espressiva che abilmente fonde in un unico corpo narrativo fiction e inchiesta giornalistica.

Il film è lontanissimo da certi canoni attuali, più incentrati sulla ricerca dell’enfasi e dell’action, Fleischer preferisce sviscerare il suo racconto, ampiamente documentato e tratto dal romanzo inchiesta di Ludovic Kennedy (Ten Rillington Place), utilizzando toni più freddi, ma non per questo meno efficaci nell’esprimere una crescente tensione e una suspense sempre presenti.

La storia come detto è ampiamente documentata e dopo gli avvenimenti del 1944 facciamo un salto di cinque anni, Christie è sempre l’affittuario dell’edificio sito al n. 10 di Rillington Place, alla sua porta bussa una giovane coppia con neonata al seguito, sono i coniugi Tim e Beverly Evans (John Hurt e Judy Geeson), la famiglia cerca una stanza e Christie, subito ossessionato dalla donna, decide di dargli uno degli alloggi al secondo piano.

Ovviamente nessuno sospetta di Christie, né i nuovi inquilini né sua moglie che vive con lui da anni, gli istinti omicidi dell’uomo vengono infatti repressi per lunghi periodi ma poi improvvisamente si scatenano, inutile evidenziare come la presenza della bella Beverly Evans faccia riaffiorare le manie patologiche dell’uomo che infine troveranno il loro naturale sfogo.

 

La storia di John Christie ha dell’incredibile, un killer seriale che ha le sembianze dell’innocuo vicino della porta accanto ma che nel corso degli anni uccise almeno 8 donne, questo almeno è il numero accertato (ufficiale) delle sue vittime, ma la sua vicenda nasconde lati oscuri che probabilmente non verranno mai chiariti.

Fleischer è molto rigoroso nella cronistoria degli eventi ma non rinuncia ad una messa in scena da classico thriller sfruttando al meglio i momenti di altissima tensione che il plot propone, grazie alla straordinaria prova di un Richard Attenborough pienamente calato nel ruolo ci porta nel fatiscente mondo di Christie (e nel suo inquietante palazzo) e ci fa vivere le sue malate ossessioni, allo stesso tempo mantiene un glaciale distacco dai fatti narrati evitando qualsiasi eccesso formale.

Questa propensione narrativa, che il regista aveva già sperimentato con successo nell’ottimo Lo strangolatore di Boston, rende il film appassionante sia sotto l’aspetto puramente cronachistico che su quello del piu facile divertissement e conferma le indubbie qualità tecniche di Fleischer, di certo non un fuoriclasse della macchina da presa, ma uno che come pochi altri sa raccontare in fiction terribili fatti di cronaca senza ricamarci sopra più del dovuto.

 

Richard Attenborough, John Hurt

L'assassino di Rillington Place n. 10 (1970): Richard Attenborough, John Hurt

 

Dopo una vicenda giudiziaria ricca di incredibili colpi di scena e durata diversi anni, John Christie fu infine arrestato e processato, ritenuto colpevole fu condannato a morte e impiccato il 15 Luglio del 1953, la sua storia tuttavia obbligò il governo inglese a istituire diverse commissioni di inchiesta atte a rivalutare il nome di Tim Evans inizialmente accusato dei delitti e giustiziato a sua volta.

Come a volte succede la realtà dei fatti supera ogni possibile immaginazione, la storia di questo serial killer dall’aspetto anonimo rivive in questa opera di Fleischer, che nella sua rigorosa esposizione ci rende un ritratto psicologico e umano da brividi, vedere per credere.

Voto: 7.5

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