Regia di Damiano D'Innocenzo, Fabio D'Innocenzo vedi scheda film
Da un lato siamo un deserto demografico, dall’altra siamo un quadro desolante e tutt’altro che consolatorio. Il secondo quadro è declinato in “Favolacce”: le giovani famiglie post piccolo borghesi di oggi hanno figli che non sorridono, nascondono segreti inconfessabili, sono lo specchio deforme di genitori con pochi e superficiali punti cardinali chiamati valori. I veri bambini immaturi, infantili ed egocentrici sono loro, lo spettro autistico o l’asperger asincrono nasce dalla loro crassa arroganza e ignoranza. La risultante è una società senza basi solide e destinata a schiantarsi alle prime difficoltà o al primo blackout emotivo. Una metafora della pandemia e delle conseguenze sociali ed esistenziali: proseguire all’insegna dell’incertezza e del vivere precario in attesa di un domani falsamente migliore.
“Favolacce” è un microcosmo dove il sesso e la morte sono in agguato; nessuno ti dà più speranze, solo ricette per mettere la parola fine a vuote esistenze.
I fratelli D’Innocenzo, figli del terzo millennio, sono l’espressione più pura di un nuovo universo aideologico, apolitico, ateo; si muovono in una periferia romana emblematica dal sapore Lynchiano e i cromatismi alla Lanthimos. Ciò implica un piccolo sospetto ma non pregiudica una oggettiva originalità stilistica e narrativa contrapposta al perbenismo ripetitivo del cinema italiano. Lo sguardo europeo si libra sicuro, fuori da schematismi e canoni da serie tivù. Forse non serviranno conferme per accogliere una nuova coppia di fratelli cinematografari.
Favolacce (2020): locandina
Favolacce (2020): Elio Germano
Favolacce (2020): Lino Musella
Favolacce (2020): scena
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Ultimi commenti Segui questa conversazione
L'universo a-ideologico è destinato a sparire, esattamente come sta sparendo questa sudicia classe media così ben rappresentata da questo film. A quel punto sarà la solita, sacrosanta contrapposizione tra le due classi fondamentali di questa società ormai decotta. Ho più fiducia nei nati del nuovo millennio che in quegli arrampicatori sociali dei baby-boomers e dei loro figli.
Come darti torto, la situazione è questa...grazie del commento!
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