Regia di Ferdinando Cito Filomarino vedi scheda film
Mentre si trova in vacanza in Grecia con la sua compagna, un turista americano nero (il colore della pelle in questo caso è rilevante) ha un incidente automobilistico. La sua compagna muore. Lui è il testimone involontario di qualcosa che non avrebbe dovuto vedere e diventa l'oggetto di una stremante caccia all'uomo che coinvolge agenti di polizia corrotti, funzionari dell'ambasciata americana e servizi segreti locali. A fare da cornice, la crisi economica greca post 2008.
Targato Netflix, diretto con registro tanto convenzionale quanto efficace da Ferdinando Cito Filomarino e interpretato da John David Washington (il figlio di Denzel, già protagonista di Tenet e BlacKkKlansman) nei panni di un fuggiasco non molto sveglio ma coraggiosissimo, il film parte come una soporifera love story (il primo quarto d'ora è da cestinare) per poi ingranare la quinta in un crescendo di situazioni assurde (da un malcelato riferimento all'autore teatrale il nome del protagonista?) ottimamente congegnate, imparentate con certo cinema di Pan Cosmatos, Sydney Pollack e Alan J. Pakula.
Da non confondersi con Beket (2009), di Davide Manuli.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta