Regia di Cecil B. DeMille vedi scheda film
Ancora un "viaggio nella storia" del vecchio west alla ricerca delle radici del mito.
Protagtonista è un ottimo Gary Cooper, più volte leggendario cowboy che qui veste i panni di Wild Bill Hickok, un "eroe" effettivamente esistito che cavalcò nell praterie insieme a Buffalo Bill, a Louise Cody, molgie di Bill e a Calamity Jane.
Fu anche fatto prigioniero (e torturato) dagli indiani, e nella sua misoginia non fece in tempo a consumare l'amore palpitante che la bella Calamity nutriva per lui.
La conquista del west diretto con maestria da Cecil B. de Mille, ci riporta dunque (e ci immerge) nell'inestinguibile mito della vecchia frontiera, e lo fa utilizzando i mezzi più consoni del suo linguaggio cinematografico che è poi quello del melodramma fiammeggiante, che esaspera i conflitti e le psicologie, e che rende ancor più esaltante la "reinvezione" romanzata dell'epopea del "duri" che - come si diceva allora - "costruirono l'America.",
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