Regia di Leigh Whannell vedi scheda film
Strepitoso risultato al box office, per l'ennesima inguardabile produzione targata Blumhouse. Un innocuo e lunghissimo rifacimento di un classico, girato male e con effetti speciali in stile computer grafica Anni 2.000. Terribile!
Ossessionata da Adrian (Oliver Jackson-Cohen) -brillante scienziato ma anche marito prepotente- Cecilia (Elisabeth Moss) di nascosto inserisce del Diazepam in una bevanda destinata al marito per tentare, durante la notte, di fuggire. Scappata di casa, assieme alla sorella Emily (Harriet Dyer) raggiunge James (Aldis Hodge), un amico poliziotto pronto ad ospitarla. Cecilia viene successivamente informata dal cognato che Adrian si è tolto la vita, lasciandole un'eredità di 5.000.000 di dollari. Tuttavia Cecilia è nervosa, e sembra sospettare qualcosa. Quando cominciano ad accadere fatti insoliti (qualcuno dopo averle somministrato del Diazepan, invia un messaggio dal suo PC alla sorella facendole rompere i rapporti), Cecilia inizia a sostenere che Adrian la perseguita, senza essere visto. Ovviamente non viene creduta, mentre qualcuno (invisibile alla vista) la perseguita veramente, introducendosi nell'abitazione e finendo per compiere un delitto (vittima la sorella Emily), del quale viene incolpata proprio Cecilia.
Leigh Whannel viene incaricato del difficile compito di riproporre, per l'ennesima volta, il celebre racconto del grande H. G. Wells. Abbandonato l'horror (Insidious 3 e Upgrade) e appoggiato da Jason Blum, che gli mette a disposizione un budget non indifferente (7.000.000 di dollari), scrive e dirige L'uomo invisibile versione 2020. Film pieno di incongruenze, a cominciare dalla fuga di Cecilia per proseguire con il comportamento della sorella e di James sino ad un triplo finale a dir poco allucinante per quanto implausibile. La storia proprio non regge e, ancora peggio, la regia è disastrosa. Per oltre 60 minuti non succede quasi nulla, gli attori per quanto bravi (soprattutto Elisabeth Moss) si muovono in un contesto paratelevisivo da telenovela Anni '90. Quando subentra in azione l'uomo invisibile, i terribili effetti in computer grafica contribuiscono a rendere ancora più penosa la visione. Visione che si dilunga sino a raggiungere quasi le due ore. Il risultato finale conferma le impressioni già più volte date circa le produzioni Blumhouse, tra le peggiori che possano capitare sotto agli occhi. Che si tratti di horror (e questo non è davvero il caso) o meno. Sorprendente la media imdb, che arriva a 7,5 su 10 con oltre 29.600 voti e altrettanto incredibili gli incassi al box office: uscito in tutto il mondo, e nonostante il Coronavirus, ha incassato 28.000.000 di dollari durante la prima settimana sino ad arrivare -ad oggi- a quota 122.300.000. Evidentemente il pubblico ha quel che si merita, facendo così anche la gioia di Jason Blum.
"Coloro che ci hanno lasciati non sono degli assenti, sono solo degli invisibili: tengono i loro occhi pieni di gloria puntati nei nostri pieni di lacrime." (Sant’Agostino)
F.P. 17/03/2020 - Versione visionata in lingua inglese
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