La recensione su Guida romantica a posti perduti

di mck

7 stelle

Poscia, più che 'l dolor poté 'l grumo di sangue. Pretty Vacant: “Tu êtes mort? Tu êtes mort, non?”

Anacoluto, ovvero: Jasmine Trinca, l’ho fatto - e lo farò - solo per lei.

- “Croce e Delizia” (Simone Godano, 2019)
- “Guida Romantica a Posti Perduti” (Giorgia Farina, 2020)
- “SuperEroi” (Paolo Genovese, 2021)

[Per quanto riguarda “Slam - Tutto per una Ragazza” (Andrea Molaioli, 2016), “Ti Amo Troppo per Dirtelo” (Marco Ponti, 2011) ed un altro paio, già caduti in prescrizione, beh, che dire… Abbiate pietà.]

“E invece”-bis, perché anche quest’opera si rivela essere una discretamente gradevole sorpresa.
Dopo la Penelope di “Croce e Delizia”, un altro personaggio affetto - qui in maniera più pesante - da attacchi di panico: Allegra.

Abbandono. Chiesa. Fabbrica / Paese / Cimitero. Parco Giochi Acquatico. Castello. Villaggio / Campo Militare. (Ri)Evocazione.

Vi è una componente preziosa in “Guida Romantica a Posti Perduti” (brutto titolo ricavato nella finzione da un “ideale” blog di viaggio autodidatta), il terzo film di Giorgia Farina (gl’interessanti - aggettivazione tanto abusata da risultare innocua e neutra, ma tant’è - “Amiche da Morire” e “Ho Ucciso Napoleone”), scritto con Carlo Salsa (“Antonia.”, “Arianna”, “Cuori Puri”) e la collaborazione della moretti-caloprestiana Heidrun Schleef (e mi permetto di affermare azzardando che si percepisce), un elemento caratterizzante: i due protagonisti, femmina (Jasmine Trinca: la Stanza del Figlio, la Meglio Gioventù, il Caimano, un Giorno Devi Andare, Miele, Fortunata, la Dea Fortuna) e maschio (Clive Owen: Closer, Sin City, Inside Man, Children of Men, the Knick) eterosessuali, instaurano un rapporto di amicizia platonica, non provando la necessità di cercare l’uno la fica e l’altra il cazzo del prossimo reciproco, e non perché entrambi già hanno una relazione (pur complicata, in bilico e in forse) stabile - per lei il giovane bambolotto Andrea Carpenzano (“la Terra dell’Abbastanza”), più il suddetto blog come sfogo all'agorafobia, e per lui la coetanea compagna Irène Jacob (“la Doppia Vita di Veronica”, “Tre Colori: Film Rosso”, “Nessuna Qualità agli Eroi”), più il cane più triste del mondo -, ma semplicemente per una pura e mera questione di affinità d’indole, s’accontentano di respirare uno il respiro dell’altra, e viceversa, ballando s'un 45 giri dei Sex Pistols, all’alba, in una corea dalle parti di Pero o Cinisello Balsamo, poco fuori Norwich, nel Norfolk (Inghilterra).

Il film è parlato principalmente in italiano e in inglese, con i dialoghi in francese sottotitolati. Chiudono l'ottimo cast le apprezzabilissime piccole parti puntute per Teco Celio ed Edoardo Gabbriellini ed i camei di Hal Yamanouchi e Roberto Zibetti. Fotografia dell’akikaurismäkiano Timo Salminen, montaggio di Paola Freddi e musiche di Emanuele De Raymondi. Producono Rai, Oplon, IBC e Lucky Red, che distribuisce.

• La chiesa allagata/sommersa da una sorgente sgorgante è quella di San Vittorino, poco fuori Roma, lungo la Salaria, a CittàDucale (Rieti), dove già Tarkovskij in “Nostalghia”, 35 anni prima, pose a meditare Gorcakov, alienato rispetto alla madre patria russia, durante una tappa del suo viaggio in Italia.
• Crespi d’Adda non ha bisogno di presentazioni. “Non c’è molto da dire: sono nati qui, hanno lavorato qui e sono morti qui.”
• I ruderi del castello di Château-Thierry sulla Marna riconvertiti in albergo di lusso.
• Il parco acquatico francese dismesso è in realtà l’AcquaPiper di Guidonia Montecelio (Roma Capitale), chiuso da un lustro (se non fosse per la ruggine potrebbe sembrare ripreso durante la stagione di chiusura invernale).
• Standford, Norfolk. Un villaggio evacuato temporaneamente perché requisito dall’esercito inglese nel 1942 per effettuare esercitazioni militari e da allora mai restituito ai legittimi proprietari. Tranne un giorno all’anno quando l’artiglieria tace e suonano le campane.