Regia di Ettore Scola vedi scheda film
Scola ci da la sua personalissima summa della societa'italiana di fine millennio racchiudendo in un ristorante romano varia umanita'male assortita per disquisire,in fondo,del vuoto pneumatico in cui si vive.C'è l'incomunicabilita'(la madre a cena con la figlia che le rivela di voler diventare suora),c'è il manipolo di politici che pensano solo alla loro pancia,c'è un mago vero o presunto,c'è il gruppo di turisti giapponesi che non manca mai a Roma,c'è il vecchio ,solitario professore che dispensa aforismi a piene mani,c'è un incontro clandestino in bagno,c'è la proprietaria del locale afflitta da un dubbio esistenziale,c'è il cuoco comunista che se la prende con tutto e con tutti,c'è tutta una serie di personaggi che animano e si agitano nel sottobosco del film.Un affresco composito,non c'è che dire ,ma non c'è nessun personaggio che lascia il segno come dovrebbe succedere in queste operazioni,la coralita'spesso rischia di trasformarsi in frammentazione e verso la fine incominciano a venir fuori tute le controindicazioni di film organizzati come questo:film corali che attraggono modestamente l'interesse e che non hanno sufficiente forza per sfondare,anche se alla fine rimuginandoci sopra non è cosi'brutto .......
doppiata malissimo ma è brava
non mi è piaicuta granche'
non brillantissimo
si agita molto conclude poco
lontano dai suoi film migliori
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