Regia di David Winters vedi scheda film
L'ossessione di un taxista, aspirante regista, per un'attrice di film horror (ospite della XXXIVa edizione del Festival) lo spinge a seguirla fino a Cannes. Si ricompone, dopo Maniac (1980), la coppia Spinell/Munro, per un film dalla debole sceneggiatura, girato metacinematograficamente a danno di una ben scarsa componente horror e thriller.
New York. Il paranoico e delirante taxista Vinny (Joe Spinell) prova una innaturale attrazione per Jana Bates (Caroline Munro), celebre protagonista di pellicole horror. Convinto di essere in grado di dirigere un film, da fare interpretare a Jana, Vinny raggiunge l'attrice, ospite alla 34a edizione del Festival di Cannes per presentare il suo ultimo lavoro dal titolo "Scream". Vinny inizia a fare riprese amatoriali, seguendo ossessivamente Jana mentre raccoglie materiale per il suo esordio registico, che ha deciso di intitolare "Loves of Dracula".
Se si esclude un TV movie celebre per la presenza nel cast di Spencer Tracy (Dr. Jekyll and Mr Hyde, 1973), The last horror film rimane l'unica incursione cinematografica di David Winters nel genere. Regista (ma in maggior quantità produttore) per nulla prolifico e dalla restante filmografia ancor meno attraente, spentosi in aprile del 2019 all'età di ottant'anni, qui ispirato da un fatto di cronaca avvenuto agli inizi del 1980, quando un fan di Jodie Foster, impressionato dall'interpretazione di quest'ultima nel film Taxi driver di Scorsese, tentò di aggredire Ronald Reagan per mettersi in evidenza agli occhi dell'attrice. Joe Spinell (già comparso, uncredit, nel citato Taxi driver) e Caroline Munro -dopo essersi incrociati nel classico e ben più interessante Maniac (1980)- si trovano così nuovamente assieme su un set definito da un titolo horror, ma che non ha nulla da spartire con il filone e ancora meno con il tetro e angosciante film di William Lustig.
Nonostante sia stato distribuito in Germania come Maniac 2: Love to kill, The last horror film si distacca sin da subito dallo standard del genere, proponendo questa figura di folle fan che si tiene in costante contatto con la madre (nel film, come nella realtà, la toscana Filomena Spagnuolo, accreditata come Mary nel cast) telefonicamente, mentre parte per un viaggio che lo porta sino a Cannes (edizione XXXIVa del 1981), per seguire un'attrice verso la quale nutre una insana passione. La forza di The last horror film sta tutta in questa insolita ambientazione, essendo stato girato realmente a Cannes, mentre tra i manifesti di film in concorso (cose tipo Mephisto, Polyester, James Bond: for your eyes only ma anche Cannibal holocaust di Deodato o La nuit des traquées di Rollin) e reali attori ripresi in qualità di ospiti del festival (si nota fugacemente -ad esempio- Marcello Mastroianni, attore ne La pelle della Cavani, opera in concorso quell'anno) si muove la figura sconvolta di Vinny, resa peraltro con grande partecipazione da Joe Spinell.
Diventato a suo modo un titolo di culto, The last horror film rimane di fatto un prodotto più che altro curioso per la già menzionata insolita ambientazione e per la presenza di due icone del cinema horror (la Munro e Spinell). Un film che si muove a tratti senza vera logica, finendo con un twist end inatteso che sa tanto di improvvisazione e che, dopo aver deluso i puristi del genere, finisce per confondere le idee sulle reali intenzioni del regista. Cioè a dire, più che un horror, Winters (che si concede anche il cameo di interpretare, in un loop metacinematografico da delirio, il cineasta Stanley Kleine) sembra puntare a minare dall'interno la struttura dello slasher, arrivando a farne in certi momenti una parodia volontaria.
Joe Spinell - Taxi driver maniac is searching for last horror film's actress
Joseph Spagnuolo nasce a New York il 28 ottobre del 1936, figlio dell'immigrata italiana (fiorentina) Filomena Spagnuolo. Utilizzando lo pseudonimo di Joe Spinell, inizia a comparire in pellicole a partire dal 1972, in produzioni tipo Il padrino e Il padrino 2 in un ruolo (un gangster italo-americano) che si addice perfettamente al suo stile. In totale silenzio, quasi nell'anonimato, Spinell attraversa buona fetta del cinema americano anni Settanta. Citiamo qui alcuni titoli più famosi ai quali ha preso parte: da Rocky a Il salario della paura; da Un mercoledì da leoni a Il segno degli Hannah; da Brubaker a Cruising, passando per Taxi driver. Nel 1980 trova finalmente la via del successo: incontra la luce della notorietà grazie a Maniac, una tenebrosa (e nera) produzione di cui oltre che attore è sceneggiatore e produttore esecutivo. William Lustig, dal set di Luigi Cozzi (Starcrash - Scontri stellari oltre la terza dimensione) preleva l'attrice Caroline Munro e dà corpo a Frank Zito, un personaggio infame, tratteggiato con meticolosa e convincente interpretazione. Con Lustig l'attore si ritrova poi di nuovo in Vigilante, quindi passa a tormentare, per l'ennesima volta, Caroline Munro sul set di The last horror film. Ancora qualche titolo, per poi scomparire prematuramente il 13 gennaio del 1989: è ricordato proprio da Lustig quando nel 1990 dedica Maniac cop 2 (attenzione, da noi film della serie distribuito per primo, come Maniac cop!) alla memoria dell'amico attore.
"L’attore crea con la sua carne e il suo sangue tutte quelle cose che le altre arti, in qualche modo, tentano di descrivere."(Lee Strasberg)
F.P. 14/09/2019 - Versione visionata: Bluray The last horror film (lingua inglese - durata: 87'37")
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta