Regia di Todd Haynes vedi scheda film
Nel 1975 a Parkesburg, nel West Virginia, alcuni individui intimano a dei ragazzi di andarsene dalle acque di un fiume perché stanno trafficando con dei disinfettanti; l'azione si sposta nel 1998 a Cincinnati nell'Ohio e vede protagonista il brillante avvocato Robert Billott (Mark Ruffalo), che lavora per un importante studio legale, solitamente impegnato con casue per difendere aziende chimiche. L'uomo mentre sta partecipando a una riunione viene interrotto dal brusco allevatore Wilbur Tennant (Bill Camp), che dice di essere originario delle sue terre e lo invita a prendersi cura del suo caso, vertente su un possibile inquinamento ambientale. Sarà l'inizio di una battaglia legale, che verrà portata avanti per anni!
Todd Haynes, cineasta estroso e abitualmente interessato a tutt'altre tematiche, per questa sua ultima fatica abbraccia un film di grande impegno civile e narra una delle tante storie tipicamente americane, in cui si sviluppa il tema biblico della lotta di Davide contro il gigante Golia, nel qual caso rappresentati da un rude contadino della provincia da un lato e da un colosso della Chimica come la DuPont dall'altra: mettendo in scena una vicenda durata circa due decenni, ma che nasce addirittura da fatti risalenti agli anni '70 e ha conseguenze ancora oggi, Haynes lascia da parte i suoi vezzi autoriali per dirigere un'opera dove il contenuto prevale sugli aspetti formali, sebbene il risultato finale sia di tutto rispetto, anche per quanto riguarda la cura di messa in scena e direzione attoriale.
L'effetto che ne sortisce è un film che rimanda ai classici liberal dei '70, ha uno sviluppo un po' prevedibile per chi è avvezzo ad avere visto tanti prodotti similari, ma è attraversato da una tensione che non viene mai meno ed ha l'unica colpa di eccedere nella seconda parte in piccoli aneddoti esposti, che solo in parte inficiano sulla scorrevolezza dal punto di vista narrativo.
Strepitosa la fotografia del fidato Edward Lachman, che immerge il film in tonalità in prevalenza scure (il titolo originale è 'Dark Waters') che vanno ad accrescere il clima plumbeo delle vicende che si susseguono e ottima la prova del protagonista Mark Ruffalo, integerrimo paladino degli ultimi, umiliati ed offesi, che si scontra con il dogma del profitto a tutti i costi, a scapito anche di valori superiori come la salute e la sicurezza dell'ambiente, a cui fanno da comprimari Anne Hathaway nei panni della devota e premurosa moglie Sarah, Tim Robbins nel ruolo di un suo superiore, il suddetto Bill Camp nella parte dello spigoloso mandriano e un redivivo Bill Pullman come combattivo avvocato.
'Cattive acque' è un film dannatamente 'necessario'.
Voto: 7,5.
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