Regia di Todd Haynes vedi scheda film
"Legal thriller" di denuncia. Discreto film, anche se un tantino prolisso.
Robert Bilott, alias Marck Ruffalo è un avvocato di successo, che esercita in qualità di difensore delle imprese industriali a Cincinnati, in Ohio. Un giorno si presenta nel suo ufficio il contadino Wilbur Tennant un amico di famiglia, per chiedergli di visionare delle videocassette. Robert da poco peso, a quelle che sembrano farneticazioni di un vecchio bifolco. In seguito, però, si ricrede, quando in visita a sua nonna incontra l’allevatore, che gli mostra il contenuto dei filmati, con immagini di cadaveri di mucche, secondo, Wilbur avvelenati dalla compagnia DuPont, una multinazionale sita alla periferia della città, rea di aver contaminato le acque ove si abbeverano i suoi animali. Robert all’inizio reticente, prende poi molto a cuore la storia e avvia così battaglia legale lunga quasi vent'anni, da solo contro una grossa multinazionale, sembra una lotta impari, eppure alla fine dopo tante traversie e il rischio di compromettere il suo matrimonio e la sua carriera professionale, Robert riesce a mettere con le spalle al muro la spregiudicata azienda e a costringerla a risarcire le vittime della sciagurata produzione di sostanze tossiche , come il Pfoa la sostanza incriminata, un prodotto sintetico creato negli Stati Uniti a scopo militare. Fu poi portato nelle case degli americani da alcune aziende, tra cui appunto la Dupont, che, rinominando la sostanza in C-8, brevettò un rivestimento impermeabile per le padelle. il teflon: “Un simbolo splendente dell’ingegnosità americana” La sua dannosità, che provoca tumori e possibili danni al DNA, era nota già all’origine, dagli addetti ai lavori, tuttavia per mere speculazioni, i test vennero oscurati e le prove sabotate. Così la Dupont continuò a lavorare per anni, mietendo vittime e procurando danni ambientali. L’azione di Bilott portò alla luce lo scandalo, Il cinema americano è spesso attraversato da una febbre etica, da una voglia di denunciare le ingiustizie. Anche Todd Haynes non si sottrae a questa tendenza e realizza un solido film di denuncia, un Legal thriller.
I produttori di Cattive acque sono gli stessi de “Il caso Spotlight”, e infatti i due film possiedono un analogo rigore stilistico: Cittadini americani di sani principi in lotta contro il "sistema", una corporation diabolica e l'eterno nemico interno, lo Stato che non li protegge
Tra documento di cronaca e l’opera morale, Il film è ben costruito, anche se è un tantino prolisso e in alcuni passaggi, un po' lento.
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