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Ultima notte a Soho

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Regia di Edgar Wright

Con Thomasin McKenzie, Anya Taylor-Joy, Matt Smith, Terence Stamp, Synnove Karlsen, Rita Tushingham, Diana Rigg, Michael Ajao Vedi cast completo

In streaming Fonte: JustWatch VEDI TUTTI (8)

Trama

Eloise, che sogna di diventare una fashion designer, riesce misteriosamente a catapultarsi negli anni Sessanta dove incontra Sandie, un’aspirante cantante di grande fascino. Ma il glamour non è esattamente quello che sembra: i sogni del passato iniziano a infrangersi e approderanno a qualcosa di molto più oscuro.

Approfondimento

ULTIMA NOTTE A SOHO: UN QUARTIERE E UN'EPOCA DALLE DUE FACCE

Diretto da Edgar Wright e scritto dallo stesso con Krysty Wilson-Cairns, Ultima notte a Soho racconta la storia di Eloise, una neo studentessa di moda appena arrivata a Londra nella speranza di dare una spinta al suo futuro e concretizzare i suoi sogni. Eloise è però ossessionata dal passato: avrebbe desiderato vivere lo splendore della Londra degli anni Sessanta. Tuttavia, grazie  auna straordinaria capacità psichica il suo desiderio potrebbe avverarsi più concretamente di quanto creda. Entrando nelle squallide aule studentesche, Eloise è immediatamente intimidita dalla coinquilina Jocasta e dalla sua cricca. Nonostante i tentativi dell'amichevole compagno di classe John di infonderle coraggio, Eloise poco tollera i bagordi serali e finisce con il trovare in affitto una stanza in una vecchia casa di proprietà della signora Collins. Ed è lì che, ancora instabile ma piena di speranza, scivola via negli anni Sessanta. Ma le sue visioni notturne sono solo sogni? In men che non si dica, Eloise si ritrova a far parte della vita di Sandie, una starlet del periodo determinata a tutto pur di sfondare. Le speranze di Sandie sembrano trovare sbocco grazie all'incontro con l'affascinante Jack, un manager che potrebbe presentarla alle persone giuste per lanciare la sua carriera. Eloise è così trascinata in un'inebriante avventura fatta di primo amore, luci della ribalta e grandi sogni. Adottando Sandie come modello e spirito guida,  si tinge i capelli come lei per assomigliarle e assapora ogni momento delle notti in cui nei suoi sogni può tuffarsi nel passato. Quando però la vita di Sandie prende una scolta più oscura, Eloise si rende conto che gli anni Sessanta non sono così scintillanti come credeva. Ma c'è un modo per cambiare il passato e salvare Sandie? Riuscirà Eloise a risolvere un mistero vecchio di decenni prima che anche lei finisca in pericolo?

Con la direzione della fotografia di Chung-hoon Chung, le scenografie di Marcus Rowland, i costumi di Odile Dicks-Mireaux e le musiche di Steven Prince, Ultima notte a Soho è nell'ottica del regista "una storia piena di contraddizioni". Ha infatti dichiarato: "Amo Londra e amo gli anni Sessanta. Ma con la città ho un rapporto di amore e odio. Può essere brutale e bella in egual misura. Ed è anche in continua evoluzione, con i processi di gentrificazione e le nuove architetture che ne stanno cambiando letteralmente il paesaggio. Con tutto questo in mente, è facile idealizzare i decenni precedenti, soprattutto quelli che non si sono vissuti in prima persone. Forse, chiunque sarebbe perdonato se pensasse che sarebbe stupendo vivere nei scintillanti anni Sessanta. Un dubbio però è lecito: lo sarebbe realmente, soprattutto da un punto di vista femminile? Quando si parla con qualcuno che ha vissuto quel periodo, finisce spesso per raccontare storie di tempi selvaggi ma c'è sempre qualcosa che lascia trasparire aspetti che non rivelerà mai. A volte, ci si chiede se qualcuno dirà mai che è stato anche un periodo difficile. Lo scopo di Ultima notte a Soho è chiedersi cosa c'è dietro la bella facciata e quanto velocemente quel lato si rivela".

"Tra uscite con gli amici e lavoro, negli ultimi anni ho passato più tempo a Soho che a casa", ha continuato. "La zona, al centro di Londra, è di appena mezzo miglio quadrato ma è piena di bar, discoteche, teatri e cinema, e negli ultimi tempi è il fulcro dell'industria cinematografica inglese. Chi fa le ore piccole non può però non aver notato come a tarda notte il quartiere ospiti attività un po' più squallide. Da due secoli, Soho è il centro del peccato: spogliarelliste, prostitute e strani personaggi sono sempre in agguato negli angoli più bui. Il quartiere ha una doppia faccia che lascia convivere la sfavillante industria cinematografica e il vizio più estremo. Questa doppia identità ha ispirato il mio film, la storia di un'idealista che insegue i suoi sogni ma trova qualcosa di molto più pericoloso e oscuro ad attenderla. Ho voluto che questa fosse una giovane che arriva nella capitale per la prima volta e che, per differenziarmi da molte storie del passato spesso sensazionalistiche e moraliste, si relaziona con lo sfruttamento e il vizio dell'epoca".

"Volevo realizzare una sorta di thriller anni Sessanta, un giallo pieno di elementi horror e con lo stile di quel tempo", ha aggiunto Wright. "Ma volevo anche che tutto fosse visto attraverso la prospettiva di oggi. Non volevo rendere glamour il passato o stendere un velo sulla realtà grottesca degli squallidi e sessisti anni Sessanta. Inserendo una protagonista di oggi nella storia degli anni Sessanta, mi ha permesso di evitare la trappola della nostalgia. In Eloise, convivono il fascino per un decennio culturale straordinario e la paura per ciò che accade dietro la superficie delle cose".

Curiosità

COMMENTO DEL REGISTA

"Se aveste la possibilità di tornare indietro nel tempo, lo fareste? Il desiderio di realizzare Ultima notte a Soho nasce dalla mia volontà di fare un film su Central London, che è stata la mia casa adottiva per gli ultimi venticinque anni e che ho frequentato per buona parte della mia vita adulta; che fosse per lavoro, socializzazione e anche per vivere in questa parte della metropoli, mi sono immerso nei secoli di storia di cui è impregnata. In qualche modo il mio film è una lettera d’amore. Non solo indirizzata a questa parte di mondo ma a un decennio leggendario, gli anni Sessanta, quando Soho era il centro dell’universo. Tuttavia, in me vive un eterno conflitto, in cui la brama di viaggiare a ritroso e crogiolarmi nell’atmosfera glamour degli anni Sessanta ha per contraltare il timore assillante delle tenebre che si celano dietro quella visione rosea. La nostalgia può essere pericolosa; trascorrendo troppo tempo a guardarsi indietro, si potrebbe non riuscire a scorgere il pericolo che sta proprio davanti a noi. Ultima notte a Soho è un racconto ammonitore rivolto ai sognatori come me che vogliono riavvolgere il tempo e tornare a un’epoca nella quale, paradossalmente, in effetti non hanno mai vissuto. La domanda, quindi, dovrebbe essere: se aveste la possibilità tornare indietro nel tempo, davvero lo fareste?

Il cast

A dirigere Ultima notte a Soho è Edgar Wright, regista, sceneggiatore, produttore e attore di origine inglese noto per il trio di commedie definite "la trilogia del Cornetto" (L'alba dei morti dementi, Hot Fuzz e La fine del mondo). Cresciuto per le vie di Somerset, in Inghilterra, da adolescente Wright girava… Vedi tutto

Trailer

Commenti (25) vedi tutti

  • Film thriller discreto, ma soprattutto originale. Belle le scenografie e le canzoni. Voto: DISCRETO

    commento di Yusaku87
  • Un buon thriller / horror di un regista che mi piace particolarmente.

    leggi la recensione completa di tobanis
  • Che bel film

    leggi la recensione completa di ilpadreditutti
  • Un thriller che inizia come una commedia musicale e vira un po' verso l'horror. Ottima confezione, consigliato a chi ama gli anni '60. Ma si doveva insistere di più sul versante psichedelico. Voto 7.

    commento di ezzo24
  • Mix di vari generi: musical, thriller e horror, Coinvolgente opera visionaria, di grande impatto emotivo

    leggi la recensione completa di Furetto60
  • Film molto pretenzioso, belli musica e costumi ma nel complesso si salvano solo gli ultimi 10 minuti

    commento di Bladerunner76
  • Hellzapoppin strappalacrime, più che horror, girato con un budget stellare ad opera d'un regista poco ispirato ma sorretto da maestranze tecniche di altissimo livello. Destinato a quell'ampio pubblico che apprezza il melodramma, ovvero in grado di tollerare la presenza di protagonisti patetici e finali dai doppi e triplici risvolti.

    leggi la recensione completa di undying
  • Un film alla Tarantino bellissimo!

    commento di scursuni
  • Commedia nella prima parte (la migliore), horror puro nella seconda. Bella la scenografia, avrei dato un punteggio 6/7, ma nella 2a parte mi ha deluso: voto 5.

    commento di Maurizio090967
  • Discreto fanta-horror-thriller.Grandissima colonna sonora.Tre icone della Swingin'London fra gli interpreti ( Rita Tushingham,Terence Stamp , Diana Rigg ). E Anya Taylor-Joy che balla "Wade on the Water" della Graham Bond Organization. Ah , la più sfacciata pubblicità della Coca Cola che abbia mai visto

    commento di quicicasco
  • Inutile schifezza come il 90% dei film britannici degli ultimi anni

    commento di arcarsenal
  • Ottimo film con commenti musicali giusti, bellissima idea e originale, se non fosse per il finale che risulta banale, poco accattivante e personalmente deludente.

    commento di GabryLed
  • Fantadramma lisergico e medianico da pilot venuto lungo. Lei è caruccia forte ma non si fa né maschi né pere. La sua alter ego invece un po' meno, ma ci dà dentro sia con gli uni che con le altre. Se non fosse per le scene osè, potrebbe essere tranquillamente targato Disney.

    commento di maurizio73
  • Il delirio e l'allucinazione in un tripudio insistito di effetti luci e musiche si mangiano tutto: la storia i personaggi, la loro caratterizzazione e la tensione e ciò che resta alla fine è solo tanta confusione. L'originalità dovrebbe impreziosire il racconto non soffocarlo, invece qui è proprio quello che è successo.

    commento di bombo1
  • Nonostante la buona regia, nella seconda metà il tutto s'ingarbuglia tra finzione e realtà, e vince la monotonia, disturbata solamente dall'eccessivo uso del sonoro.

    commento di gruvieraz
  • Nonostante la buona regia, nella seconda metà il tutto s'ingarbuglia tra finzione e realtà, e vince la monotonia, disturbata solamente dall'eccessivo uso del sonoro.

    commento di gruvieraz
  • Nonostante la buona regia, nella seconda metà il tutto s'ingarbuglia tra finzione e realtà, e vince la monotonia, disturbata solamente dall'eccessivo uso del sonoro.

    commento di gruvieraz
  • Nonostante la buona regia, nella seconda metà il tutto s'ingarbuglia tra finzione e realtà, e vince la monotonia, disturbata solamente dall'eccessivo uso del sonoro.

    commento di gruvieraz
  • Tecnicamente perfetto. Bellissima idea. Sceneggiatura non all'altezza delle premesse.

    leggi la recensione completa di Fauves
  • MidNight in London.

    leggi la recensione completa di mck
  • Piacevole con belle invenzioni visive...ma il gioco e' bello quando dura poco....e qui ci sono due ore da riempire...alla fine rimane un po' noioso e ripetitivo.

    commento di ezio
  • Impianto visivo spettacolare, grande regia, tono felicissimo. Hitchockiano ma non manierista. Allo stesso tempo semplice e stratificato, commedia e horror, nostalgico e moderno.

    commento di BenKenobi
  • Al di là dell'indiscutibile fascino della messa in scena il film certamente interessante ma non fra i migliori del regista, presenta alla visione non pochi punti di fragilità a causa di una eccessiva schematicità della sua struttura drammaturgica. Comunque da vedere.

    commento di (spopola) 1726792
  • Ultima notte a Soho film magico imperdibile !!!

    leggi la recensione completa di claudio1959
  • Forte di una storia perfettamente calata nella contemporaneità, che racconta la condizione della donna facendo dialogare presente e passato, Wright firma un'opera dagli intenti lodevoli ma dagli esiti altalenanti, penalizzata da una componente orrorifica che si adagia pigramente sui più banali e risaputi luoghi comuni del genere.

    commento di rickdeckard
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Recensioni

La recensione più votata è positiva

supadany di supadany
8 stelle

Originalità e marchio di fabbrica. L’originalità è una qualità rara e preziosa, un parametro ricercato che sul mercato scarseggia, tanto più nel cinema dove quasi tutto quanto viene prodotto è ormai riconducibile e collegabile – più o meno direttamente - al passato, talvolta scolpito nella memoria, altre volte riesumato di sana pianta… leggi tutto

15 recensioni positive

Recensioni
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La recensione più votata delle negative

undying di undying
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    La giovane provinciale Eloise (Thomasin McKenzie) abbandona la nonna per recarsi a Londra, dove spera di inserirsi nell'ambiente della moda frequentando una scuola da fashion designer. Per via di un look anacronistico, dovuto alle sue preferenze per gli anni Sessanta, la convivenza in camera assieme a una compagna di scuola diventa presto insopportabile. Decide allora di… leggi tutto

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2024
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2023
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Un po’ casualmente un po’ no, seguo molto volentieri il regista Edgar Wright, con cui sono in sintonia, dato che finora mi è piaciuto più o meno tutto quello che ha fatto: L’alba dei morti dementi, Hot fuzz, Scott Pilgrim, La fine del mondo, Baby driver, soprattutto. E pure questo film mi è piaciuto, un gran bel thriller, con belle atmosfere e ottimi…

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Recensione
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Recensione

ilpadreditutti di ilpadreditutti
8 stelle

Edgar Wright è tra i pochi registi che mi stimolano a ricercare i suoi film e vederli. Un autore che ha fatto dell' eclettismo delle storie la ratio principale che si riversa in delle sceneggiature perfette ed originali.  Wright, cinefilo d' antan, ha remixato i generi pregevolmente in passato ( lo zombie movie, il poliziesco u.s.a e british, la fantascienza anni '50, e i…

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Recensione
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Furetto60 di Furetto60
7 stelle

Cornovaglia, oggi. La timida Eloise alias thomasin mckenzie, è una giovane e sempliciotta ragazza di campagna, che però coltiva il sogno di diventare una stilista. Senza genitori, il padre è andato via alla sua nascita e la madre si è suicidata quando lei aveva sette anni, vive da sola con la nonna. Un giorno viene ammessa alla prestigiosa facoltà di…

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2022
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ArwenLynch74 di ArwenLynch74
8 stelle

Una giovane che sogna di diventare stilista, dopo aver cambiato casa si ritrova catapultata negli anni sessanta nei panni di una cantante, quello che non sa è che quel sogno nasconde una verità inimmaginabile con cui deve fare i conti per liberarsi. Edgar Wright ritorna con un film che racchiude la nostalgia degli anni sessanta, la capacità di vedere i misteri legati a…

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axe di axe
7 stelle

Eloise Turner, detta Ellie, una giovane originaria della Cornovaglia, con il desiderio di diventare stilista, essendo stata accettata in una prestigiosa accademia di moda di Londra, va a vivere nella capitale britannica. La giovane, appassionata di musica e stile di vita degli anni '60, è di modi garbati ed introversa; nel suo passato c'è il dolore per la prematura perdita della…

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Fauves di Fauves
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Tecnicamente perfetto. Idea affascinante e bellissime premesse iniziali. Purtroppo una sceneggiatura non all'altezza lascia un po' di amaro in bocca. Durante la visione vengono in mente Romero (Dawn of the dead), Lynch (Mulholland Dr., Lost highway) , Argento (Suspiria), Refn (The neon demon) ed Allen (Midnight in Paris). Bravissima anche l'attrice protagonista, Thomasin McKenzie.   …

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Recensione
Utile per 1 utenti
2021
2021

Recensione

steno79 di steno79
7 stelle

Mio primo incontro con il cinema di Edgar Wright, molto sollecitato da amici cinefili che ne parlano come di uno dei registi di punta della nuova leva autoriale europea, "Ultima notte a Soho" è un oggetto filmico capace di suscitare reazioni appassionate (come quella straripante, magnifica nella sua dismisura di Cinenihilist nella sua recensione su Film tv), ma che a conti fatti ha…

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CineNihilist di CineNihilist
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When you're alone and life is making you lonely  You can always go  Downtown  When you've got worries all the noise and the hurry  Seems to help I know  Downtown    Just listen to the music of the traffic in the city  Linger on the sidewalk where the neon signs are pretty  How can you lose?    The light's so much brighter…

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Malpaso di Malpaso
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Ultima notte a Soho è un'amalgama di derivazioni variegate, che Edgar Wright ben gestisce, dando così vita ad un thriller introspettivo capace di trasformarsi all'occorrenza in un horror che tanto deve al cinema di genere italiano degli anni '70 e '80: nell'estetica zombesca di alcuni momenti come nell'utilizzo dei colori che tanto ricorda il Suspiria di Argento.   Forte di…

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ilcausticocinefilo di ilcausticocinefilo
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    Ultimamente pare Wright si stia specializzando nella sublime arte del "partire bene, finire male". Baby Driver s'afferma quale caso di studio emblematico a tal proposito, ma pure La fine del mondo - nel suo essere, peraltro, il peggior capitolo della "Trilogia del Cornetto" - s'inserisce in questa medesima deriva.         Ultima (o scorsa?) notte a…

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mck di mck
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    “Last Night in Soho” è un film doppiamente duplice: da una parte segna un punto fermo nell’assunto e in moto andante rispetto all’opera omnia in farsi del regista e sceneggiatore Edgar Wright dato che può essere considerato, con tutti i suoi coppoliani (“One from the Heart”) meriti e pregi (i primi 3/5) e i suoi argentiani…

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