Trama
Eloise, che sogna di diventare una fashion designer, riesce misteriosamente a catapultarsi negli anni Sessanta dove incontra Sandie, un’aspirante cantante di grande fascino. Ma il glamour non è esattamente quello che sembra: i sogni del passato iniziano a infrangersi e approderanno a qualcosa di molto più oscuro.
Approfondimento
ULTIMA NOTTE A SOHO: UN QUARTIERE E UN'EPOCA DALLE DUE FACCE
Diretto da Edgar Wright e scritto dallo stesso con Krysty Wilson-Cairns, Ultima notte a Soho racconta la storia di Eloise, una neo studentessa di moda appena arrivata a Londra nella speranza di dare una spinta al suo futuro e concretizzare i suoi sogni. Eloise è però ossessionata dal passato: avrebbe desiderato vivere lo splendore della Londra degli anni Sessanta. Tuttavia, grazie auna straordinaria capacità psichica il suo desiderio potrebbe avverarsi più concretamente di quanto creda. Entrando nelle squallide aule studentesche, Eloise è immediatamente intimidita dalla coinquilina Jocasta e dalla sua cricca. Nonostante i tentativi dell'amichevole compagno di classe John di infonderle coraggio, Eloise poco tollera i bagordi serali e finisce con il trovare in affitto una stanza in una vecchia casa di proprietà della signora Collins. Ed è lì che, ancora instabile ma piena di speranza, scivola via negli anni Sessanta. Ma le sue visioni notturne sono solo sogni? In men che non si dica, Eloise si ritrova a far parte della vita di Sandie, una starlet del periodo determinata a tutto pur di sfondare. Le speranze di Sandie sembrano trovare sbocco grazie all'incontro con l'affascinante Jack, un manager che potrebbe presentarla alle persone giuste per lanciare la sua carriera. Eloise è così trascinata in un'inebriante avventura fatta di primo amore, luci della ribalta e grandi sogni. Adottando Sandie come modello e spirito guida, si tinge i capelli come lei per assomigliarle e assapora ogni momento delle notti in cui nei suoi sogni può tuffarsi nel passato. Quando però la vita di Sandie prende una scolta più oscura, Eloise si rende conto che gli anni Sessanta non sono così scintillanti come credeva. Ma c'è un modo per cambiare il passato e salvare Sandie? Riuscirà Eloise a risolvere un mistero vecchio di decenni prima che anche lei finisca in pericolo?
Con la direzione della fotografia di Chung-hoon Chung, le scenografie di Marcus Rowland, i costumi di Odile Dicks-Mireaux e le musiche di Steven Prince, Ultima notte a Soho è nell'ottica del regista "una storia piena di contraddizioni". Ha infatti dichiarato: "Amo Londra e amo gli anni Sessanta. Ma con la città ho un rapporto di amore e odio. Può essere brutale e bella in egual misura. Ed è anche in continua evoluzione, con i processi di gentrificazione e le nuove architetture che ne stanno cambiando letteralmente il paesaggio. Con tutto questo in mente, è facile idealizzare i decenni precedenti, soprattutto quelli che non si sono vissuti in prima persone. Forse, chiunque sarebbe perdonato se pensasse che sarebbe stupendo vivere nei scintillanti anni Sessanta. Un dubbio però è lecito: lo sarebbe realmente, soprattutto da un punto di vista femminile? Quando si parla con qualcuno che ha vissuto quel periodo, finisce spesso per raccontare storie di tempi selvaggi ma c'è sempre qualcosa che lascia trasparire aspetti che non rivelerà mai. A volte, ci si chiede se qualcuno dirà mai che è stato anche un periodo difficile. Lo scopo di Ultima notte a Soho è chiedersi cosa c'è dietro la bella facciata e quanto velocemente quel lato si rivela".
"Tra uscite con gli amici e lavoro, negli ultimi anni ho passato più tempo a Soho che a casa", ha continuato. "La zona, al centro di Londra, è di appena mezzo miglio quadrato ma è piena di bar, discoteche, teatri e cinema, e negli ultimi tempi è il fulcro dell'industria cinematografica inglese. Chi fa le ore piccole non può però non aver notato come a tarda notte il quartiere ospiti attività un po' più squallide. Da due secoli, Soho è il centro del peccato: spogliarelliste, prostitute e strani personaggi sono sempre in agguato negli angoli più bui. Il quartiere ha una doppia faccia che lascia convivere la sfavillante industria cinematografica e il vizio più estremo. Questa doppia identità ha ispirato il mio film, la storia di un'idealista che insegue i suoi sogni ma trova qualcosa di molto più pericoloso e oscuro ad attenderla. Ho voluto che questa fosse una giovane che arriva nella capitale per la prima volta e che, per differenziarmi da molte storie del passato spesso sensazionalistiche e moraliste, si relaziona con lo sfruttamento e il vizio dell'epoca".
"Volevo realizzare una sorta di thriller anni Sessanta, un giallo pieno di elementi horror e con lo stile di quel tempo", ha aggiunto Wright. "Ma volevo anche che tutto fosse visto attraverso la prospettiva di oggi. Non volevo rendere glamour il passato o stendere un velo sulla realtà grottesca degli squallidi e sessisti anni Sessanta. Inserendo una protagonista di oggi nella storia degli anni Sessanta, mi ha permesso di evitare la trappola della nostalgia. In Eloise, convivono il fascino per un decennio culturale straordinario e la paura per ciò che accade dietro la superficie delle cose".
Curiosità
COMMENTO DEL REGISTA
"Se aveste la possibilità di tornare indietro nel tempo, lo fareste? Il desiderio di realizzare Ultima notte a Soho nasce dalla mia volontà di fare un film su Central London, che è stata la mia casa adottiva per gli ultimi venticinque anni e che ho frequentato per buona parte della mia vita adulta; che fosse per lavoro, socializzazione e anche per vivere in questa parte della metropoli, mi sono immerso nei secoli di storia di cui è impregnata. In qualche modo il mio film è una lettera d’amore. Non solo indirizzata a questa parte di mondo ma a un decennio leggendario, gli anni Sessanta, quando Soho era il centro dell’universo. Tuttavia, in me vive un eterno conflitto, in cui la brama di viaggiare a ritroso e crogiolarmi nell’atmosfera glamour degli anni Sessanta ha per contraltare il timore assillante delle tenebre che si celano dietro quella visione rosea. La nostalgia può essere pericolosa; trascorrendo troppo tempo a guardarsi indietro, si potrebbe non riuscire a scorgere il pericolo che sta proprio davanti a noi. Ultima notte a Soho è un racconto ammonitore rivolto ai sognatori come me che vogliono riavvolgere il tempo e tornare a un’epoca nella quale, paradossalmente, in effetti non hanno mai vissuto. La domanda, quindi, dovrebbe essere: se aveste la possibilità tornare indietro nel tempo, davvero lo fareste?
Il cast
A dirigere Ultima notte a Soho è Edgar Wright, regista, sceneggiatore, produttore e attore di origine inglese noto per il trio di commedie definite "la trilogia del Cornetto" (L'alba dei morti dementi, Hot Fuzz e La fine del mondo). Cresciuto per le vie di Somerset, in Inghilterra, da adolescente Wright girava… Vedi tutto
Trailer
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Commenti (25) vedi tutti
Film thriller discreto, ma soprattutto originale. Belle le scenografie e le canzoni. Voto: DISCRETO
commento di Yusaku87Un buon thriller / horror di un regista che mi piace particolarmente.
leggi la recensione completa di tobanisChe bel film
leggi la recensione completa di ilpadredituttiUn thriller che inizia come una commedia musicale e vira un po' verso l'horror. Ottima confezione, consigliato a chi ama gli anni '60. Ma si doveva insistere di più sul versante psichedelico. Voto 7.
commento di ezzo24Mix di vari generi: musical, thriller e horror, Coinvolgente opera visionaria, di grande impatto emotivo
leggi la recensione completa di Furetto60Film molto pretenzioso, belli musica e costumi ma nel complesso si salvano solo gli ultimi 10 minuti
commento di Bladerunner76Hellzapoppin strappalacrime, più che horror, girato con un budget stellare ad opera d'un regista poco ispirato ma sorretto da maestranze tecniche di altissimo livello. Destinato a quell'ampio pubblico che apprezza il melodramma, ovvero in grado di tollerare la presenza di protagonisti patetici e finali dai doppi e triplici risvolti.
leggi la recensione completa di undyingUn film alla Tarantino bellissimo!
commento di scursuniCommedia nella prima parte (la migliore), horror puro nella seconda. Bella la scenografia, avrei dato un punteggio 6/7, ma nella 2a parte mi ha deluso: voto 5.
commento di Maurizio090967Discreto fanta-horror-thriller.Grandissima colonna sonora.Tre icone della Swingin'London fra gli interpreti ( Rita Tushingham,Terence Stamp , Diana Rigg ). E Anya Taylor-Joy che balla "Wade on the Water" della Graham Bond Organization. Ah , la più sfacciata pubblicità della Coca Cola che abbia mai visto
commento di quicicascoInutile schifezza come il 90% dei film britannici degli ultimi anni
commento di arcarsenalOttimo film con commenti musicali giusti, bellissima idea e originale, se non fosse per il finale che risulta banale, poco accattivante e personalmente deludente.
commento di GabryLedFantadramma lisergico e medianico da pilot venuto lungo. Lei è caruccia forte ma non si fa né maschi né pere. La sua alter ego invece un po' meno, ma ci dà dentro sia con gli uni che con le altre. Se non fosse per le scene osè, potrebbe essere tranquillamente targato Disney.
commento di maurizio73Il delirio e l'allucinazione in un tripudio insistito di effetti luci e musiche si mangiano tutto: la storia i personaggi, la loro caratterizzazione e la tensione e ciò che resta alla fine è solo tanta confusione. L'originalità dovrebbe impreziosire il racconto non soffocarlo, invece qui è proprio quello che è successo.
commento di bombo1Nonostante la buona regia, nella seconda metà il tutto s'ingarbuglia tra finzione e realtà, e vince la monotonia, disturbata solamente dall'eccessivo uso del sonoro.
commento di gruvierazNonostante la buona regia, nella seconda metà il tutto s'ingarbuglia tra finzione e realtà, e vince la monotonia, disturbata solamente dall'eccessivo uso del sonoro.
commento di gruvierazNonostante la buona regia, nella seconda metà il tutto s'ingarbuglia tra finzione e realtà, e vince la monotonia, disturbata solamente dall'eccessivo uso del sonoro.
commento di gruvierazNonostante la buona regia, nella seconda metà il tutto s'ingarbuglia tra finzione e realtà, e vince la monotonia, disturbata solamente dall'eccessivo uso del sonoro.
commento di gruvierazTecnicamente perfetto. Bellissima idea. Sceneggiatura non all'altezza delle premesse.
leggi la recensione completa di FauvesMidNight in London.
leggi la recensione completa di mckPiacevole con belle invenzioni visive...ma il gioco e' bello quando dura poco....e qui ci sono due ore da riempire...alla fine rimane un po' noioso e ripetitivo.
commento di ezioImpianto visivo spettacolare, grande regia, tono felicissimo. Hitchockiano ma non manierista. Allo stesso tempo semplice e stratificato, commedia e horror, nostalgico e moderno.
commento di BenKenobiAl di là dell'indiscutibile fascino della messa in scena il film certamente interessante ma non fra i migliori del regista, presenta alla visione non pochi punti di fragilità a causa di una eccessiva schematicità della sua struttura drammaturgica. Comunque da vedere.
commento di (spopola) 1726792Ultima notte a Soho film magico imperdibile !!!
leggi la recensione completa di claudio1959Forte di una storia perfettamente calata nella contemporaneità, che racconta la condizione della donna facendo dialogare presente e passato, Wright firma un'opera dagli intenti lodevoli ma dagli esiti altalenanti, penalizzata da una componente orrorifica che si adagia pigramente sui più banali e risaputi luoghi comuni del genere.
commento di rickdeckard