Regia di Will Sharpe vedi scheda film
Bel film, indubbiamente, ma alcune scelte destano molti interrogativi. Primo: il formato. Si tratta di un incredibile 4/5 (l'altezza è l'80% della lunghezza). Si prega di considerare che, partendo dal classico formato delle macchine reflex, che è un 2/3 (altezza il 66% della lunghezza), si è sempre andati verso una altezza molto più piccola della lunghezza. Un normale film adesso è in 3/7 (altezza il 43% della lunghezza), quindi la scelta di un formato quasi quadrato potrebbe essere giustificata solamente dall'intenzione di rifarsi ai formati "vecchi" che spesso avevano questo tipo di rapporto, si pensi alla mitica Hasselblad 6x6. Una scelta comunque parecchio discutibile. In secondo luogo, la fotografia non è assolutamente impeccabile, le tavolozze di colori sono a volte confuse, questa potrebbe essere un'altra scelta di regia, altrettanto opinabile come la precedente. Meno soggettiva e più oggettiva è invece la messa a fuoco, che in molte inquadrature lascia a desiderare. Insomma per la qualità dell'immagine sembra di vedere un film anni ottanta. Per tutto il resto la pellicola è indiscutibile, si distinguono le interpretazioni in generale ed in particolare quella del protagonista, le scenografie, e l'approccio alla narrazione con alcuni momenti emotivamente intensi. L'inattesa apparizione di Nick Cave alla fine nei panni di H.G. Wells è stata una mossa decisamente indovinata.
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