Trama
La storia di Louis Vain, artista britannico vissuto fra il XIX e il XX secolo che divenne famoso per i suoi disegni, che rappresentavano gatti antropomorfizzati dai grandi occhi.
Approfondimento
CHI ERA LOUIS WAIN
Louis Wain, interpretato da Benedict Cumberbatch, è conosciuto come l'illustratore di gatti. Artista talentuoso e ambidestro, nacque nel 1860 e già prima che finisse il secolo il suo nome era noto ai più. Le sue immagini di gatti affascinarono i cuori di un'intera nazione e ribaltarono la concezione che si aveva fino ad allora dell'animale: da cacciatore di topi, il gatto divenne un amato animale domestico. I suoi lavori con al centro un micio antropomorfizzato che faceva dispetti riempirono le pagine di diverse riviste popolari e riuscirono in maniera inedita seppur estroversa a fornire un ritratto preciso dell'epoca in cui Wain viveva: del resto, le sue storie erano ambientate anche al porto, spesso erano sconce e sovente avevano come sfondo i viottoli di campagna, lesinando talvolta anche commenti politici.
I lavori di Wain riflettevano inevitabilmente il pensiero e la stravagante intelligenza dell'autore. Wain ebbe infatti molti interessi: la sua mente non stava mai ferma e i suoi pensieri passavano da un campo all'altro, facendolo interessare alla corrente elettrica e sognare diversi brevetti.
Eppure, nonostante la popolarità dei suoi disegni, Wain non ebbe in vita molta fortuna. La sua esistenza fu infatti segnata dalla sfortuna, soprattutto in campo sentimentale. Dopo la morte del padre, divenne suo malgrado il capofamiglia e dovette provvedere non solo alla madre ma anche alle cinque sorelle: Caroline, Josephine, Marie, Claire e Felicie. Per non far pesare la gestione della casa e delle sorelle minori sulle spalle di Caroline (a cui nel film presta il volto Andrewa Riseborough), Wain acconsentì all'assunzione di una governante. Così, quando Louis aveva 23 anni, dai Wain arrivò Emily Marie Richardson, governante impersonata nel film da Claire Foy, di cui il giovane finì per innamorarsi, ricambiato. Sfortunatamente, nessuno fu felice del loro sentimento a causa delle origini umili di Emily, ritenuta non adatta per un gentiluomo come Louis.
Sfidando ostacoli e convenzioni, Wain ed Emily scelsero l'amore e la felicità. Si trasferirono a vivere ad Hampstead e per un po' furono sereni, in compagni di un gattino di nome Peter. L'idillio, però, non fu eterno. Nel 1884, non molto tempo dopo le nozze, a Emily venne diagnosticato un cancro al seno. Durante la malattia della moglie, Louis cominciò a osservare meglio il comportamento del gatto Peter, scoprendo la sua inaspettata vocazione artistica. "Louis non ha nascosto quanto Peter gli sia stato di conforto durante i mesi difficili della malattia di Emily. Assistere la moglie e uscire con Peter, e disegnare Peter, erano le uniche cose che sembravano alleviare il suo dolore. Sarà stato anche questo il motivo per cui ha cominciato a disegnare ossessivamente i gatti", ha evidenziato il regista e sceneggiatore Will Sharpe.
Nel gennaio del 1887, dopo soli tre anni di matrimonio, Emily morì. Con lo scorrere dei mesi, Wain concentrò tutte le sue energie nelle illustrazioni che nel 1890 lo avrebbero portato a disegnare gatti in situazioni umane: era così sulla buona strada per la creazione del "Gatto di Louis Wain". Le sue illustrazioni finirono presto su numerose riviste e la sua fama crebbe esponenzialmente. Fu in questo periodo che si riavvicinò alla sua famiglia, sempre in lotta per i soldi. "Louis non era bravo nel gestire i soldi", ha ricordato Sharpe. "Ci sono molte storie sul suo conto e su come non avrebbe nemmeno protetto i diritti d'autore delle sue creazioni. Quando si trovava a corto di soldi, era anche capace di scambiare una sua creazione originale per un paio di scarpe o un taglio di capelli. Non si preoccupò mai di coloro che, contraffacendo le sue opere, gli sottraevano inevitabilmente denaro". Le difficoltà familiari aumentarono inevitabilmente alla morte di Caroline, caduto sotto l'epidemia di influenza che attanagliò la Gran Bretagna nell'aprile del 1917. A Wain non venne a mancare solo la sorella ma anche colei che con mano severa era sempre riuscita a guidare le turbolenze economiche ed emotive della famiglia.
Fu dopo la morte della sorella che l'equilibrio psichico di Wain cominciò a vacillare. In un primo momento, data la sua natura estroversa, nessuno fece caso alle sue bizzarrie. Ma una serie sempre crescente di strane esplosioni, comprese alcune molto violente, fece sì che Wain finisse in un reparto di uno sperduto manicomio. Dichiarato pazzo, Wain venne per caso notato da un noto libraio ed editore: la conoscenza aiutò la nascita del Fondo per Louis Wain, una raccolta di proventi per aiutare Wain a uscire dalla terribile situazione in cui si trovava. Con il sostegno di uomini importanti come lo scrittore H.G. Wells e re Giorgio V, Wain fu trasferito a Bethlem, un istituto dove trascorse il resto dei suoi giorni. Qui, si dedicò a nuovi lavori prima di morire nel 1939, un mese prima del suo 79° compleanno.
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Commenti (6) vedi tutti
Film con Gatti reali,Antropomorfi,immagini da Caleidoscopi e una buona realizzazione grafica : il resto e la Storia vera risultano abbastanza sonnacchiosi e tirato troppo per le lunghe.voto.5.5.
commento di chribio1Un film che si dimostra un pò troppo incentrato sul privato di Louis Wain, illustratore di gatti antropomorfizzati, tralasciando quasi del tutto le sue capacità artistiche e la genesi delle sue opere
leggi la recensione completa di galavernaL'opera dell'artista Louis Wain di fatto si perde sullo sfondo in una narrazione autobiografica quasi didattica e con essa si perde la vera magia che avrebbe potuto avere un film così. Genio, dolore e follia che sfumano l'uno nell'altro nell'arte, con risultati sorprendenti...con una fotografia così poteva essere da 8, ma arriva ad un 6.
commento di Lacorazzata81Come film biografico di Louis Vain prende poco: troppo frenetico, logorroico, didascalico. Come omaggio al felino domestico invece funziona grazie anche alla stupenda fotografia. I titoli di coda sono una vera meraviglia.
commento di bombo1Poco fluido, a tratti noioso e non convince.
commento di gruvierazBen diretto e recitato, bella fotografia. La storia però è un po'troppo tragica, film pesantuccio
commento di green70