Regia di David Jones vedi scheda film
"The Confession" diretto nel 1998 da David Jones,
devo dire che non mi è dispiaciuto,anche se alcune
scelte mi hanno lasciato perplesso.
La storia tratta di Roy Bleakie,che è un avvocato brillante
e arrivista che è in lizza per la nomina a procuratore distrettuale
per sostituire Cunningham.
Questa carica la vuole a tutti i costi
pur di passare nei sentimenti delle persone,
e trova l'occasione con Harry Fertig,
reo confesso di tre omicidi,
tre medici e paramedici che con
la loro incuria avevano provocato
la morte del figlio piccolo.
Ma Herry Ferting è una persona
molto religiosa e si vuole dichiarare colpevole
e invece chi l'ha ingaggiato per la difesa
vuole il contrario.
A un certo punto l'avvocato comincia a sospettare
che c'è sotto qualcosa.
Il Film si può collocare nel filone dei "Legal Movie"
e l'idea di fondo somiglia molto a
"Il momento di uccidere",anche se con le
dovute differenze,è tratto dal romanzo:
"Fertig" di Sol Yurick,ed è affidato
alla regia del mestierante David Jones,
che segue scrupolosamente proprio
il produttore che è l'Attore protagonista
Alec Baldwin.
La pellicola si incentra molto sull'intrigo
della vicenda che accade intorno all'Avvocato,
e la regia risulta molto ferma e fluida anche se
eccede troppo sui primi piani di Baldwin,
che non fa un interpretazione memorabile
perché c'è un Ben Kingsley,assolutamente
straordinario e intenso e che offusca
tutti gli altri.
Poi a un certo punto sembra che vuole
andare anche sul melodrammatico con
colpi di scena telefonati,ma poi cambia
ancora indirizzo,insomma non si capisce
dove vuole andare "a parare".
Questo succede perché il Film è troppo
romanzato e a tratti annoia per l'eccessiva
rifinitura della sceneggiatura che si incentra
a dettagli che fanno pensare allo spettatore
altro,per poi arrivarsi altro ancora.
Da segnalare la buona direzione con i
già citati protagonisti figurano:
Amy Irving-Ryan Marsini-Boyd Gaines
e Kevin Conway.
In conclusione un Film medio che comunque
strappa una sufficienza per l'intrigo
della vicenda e del finale spiazzante
dove l'Avvocato fa la cosa giusta
ed è meno cinico di quanto si pensa,
ma non convince per delle lentezze
che rovinano la narrazione della
vicenda diventando un Film riuscito
a metà.
Il mio voto: 6.
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