Trama
Calogero è un testimone di giustizia sotto protezione. Lui, siciliano, viene mandato al nord, all'estremo nord, in montagna. Una serie di eventi mettono in discussione la sua decisione di fare la cosa giusta, finché per uno scherzo del destino anche il "killer" contro cui aveva testimoniato, finisce nella stessa località. Lo stupore nell'incontrarsi e gli equivoci scriveranno un finale inaspettato.
Approfondimento
PARADISE - UNA NUOVA VITA: UN INCONTRO INASPETTATO
Diretto da Davide Del Degan e sceneggiato da Andrea Magnani, Paradise - Una nuova vita racconta la storia di Calogero, un uomo ordinario che ha fatto una scelta straordinaria. Siciliano, venditore di granite, un giorno assiste a un omicidio di mafia e decide di fare qualcosa che non tutti avrebbero il coraggio di fare: testimoniare. Ed è così che Calogero viene impacchettato e spedito, sotto il programma protezione testimoni, nel posto più lontano dalla Sicilia: tra le montagne del Friuli, a Sauris, un villaggio di gente ospitale, ma che lui fa fatica a capire. Calato in una realtà completamente diversa così distante da tutto ciò che ama, tra le nevi e nessuno a cui vendere granite, Calogero si ritrova solo, perso, spaesato. Ancora alle prese con il rammarico per aver perso il contatto con la sua famiglia, che si è rifiutata di seguirlo, e con la sua unica figlia, che non ha neanche fatto in tempo a veder nascere, un arrivo in paese crea altro scompiglio nella sua nuova vita. Il Killer contro cui lui ha testimoniato è diventato a sua volta un collaboratore di giustizia e, per un errore amministrativo tipicamente italiano, è stato spedito nella stessa località, con lo stesso falso nome. Calogero è convinto che sia lì per ammazzarlo, e non sa che il Killer, contrariamente a lui, vive questa cesura col proprio passato come un'opportunità che la vita gli ha voluto regalare.
Con la direzione della fotografia di Debora Vrizzi, le scenografie di Niko Novak, i costumi di Polonca Valentincic e le musiche originali di Luca Ciut, Paradise - Una nuova vita è stato così presentato dal regista: "Calogero non ha mai voluto essere un eroe, e suo malgrado si ritrova ad affrontare una scelta troppo grande e le relative conseguenze. Solo e nel posto sbagliato si sente abbandonato dalla famiglia e minacciato dal sicario che ha denunciato, che al contrario scappa da una vita che non avrebbe voluto. Paradossalmente per il Killer, Calogero è un liberatore. La sua testimonianza era l'occasione che aspettava per poter abbracciare un nuovo se stesso. Così paurosamente vicini, i due cominciano a conoscersi e a capire che per loro una nuova vita è possibile. Calogero da vittima disorientata dalla situazione prenderà via via coraggio fino a diventare padrone del proprio destino, vestendo per il Killer anche i panni dell'amico fidato che ne ascolta confidenze e debolezze. Ci spiazzerà aprendosi perfino alle possibilità di un amore diverso. Lo stile è volutamente tragicomico, e attinge dalla lezione del cinema di genere e d'autore, dove la scuola di partenza è la commedia all'italiana, che utilizza una fisicità e un umorismo talvolta grotteschi per dare risalto alla tragica vita dei personaggi. L'intento è quello di concentrare lo sguardo sui protagonisti, di liberarli da ideologie e missioni sociali per fare emergere tutti i contrasti che li contraddistinguono. I silenzi della montagna e del manto nevoso, gli spifferi del vento sui pini, gli scricchiolii della foresta e i versi degli animali che la abitano saranno le atmosfere che accompagneranno Calogero e il Killer nella loro nuova vita".
Il cast
A dirigere Paradise - Una nuova vita è Davide Del Degan, regista italiano. Nato a Trieste nel 1968 e laureato in Scienze politiche, Del Degan si è avvicinato al cinema lavorando nelle produzioni che venivano girate a Trieste, da assistente alla regia con Bigas Luna a esperienze attoriali che lo hanno portato a… Vedi tutto
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Commenti (5) vedi tutti
Troppo sconclusionato.
commento di corradopMezzo italiano, mezzo dialetto, parole masticate: insomma la solita ciofeca all'italiana per rovinare un film già scarso di suo. Con propaganda omosessuale annessa.
commento di gruvierazFilm girato a Sauris in Montagna del Friuli con anche una piccola parte in Lingua Friulana,risulta spesso strampalato come visione totale ma apprezzabile per lo sforzo anche dell'Idea in sè.voto.6-.
commento di chribio1Sceneggaitura un po' sciocca, ma alla fine (o anche durante) comunque efficace per dare spunto a buone riflessioni. Bravi gli attori, molto "televisione" la regia. Le produzioni della "Re(li)gione Lazio" colpiscono ancora...
commento di leporelloFilm che regge fino a metà, poi disperde il valore che poteva esprimere.
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