Regia di Gaspar Noé vedi scheda film
VENEZIA 76 - FUORI CONCORSO - PROIEZIONI SPECIALI
La bellissima Alex si risveglia nel letto del suo nuovo compagno Marcus, col quale trascorre momenti di tenerezza ed intimità e gli comunica che potrebbe essere incinta. Quando lui se ne va, i suoi dubbi divengono certezze e, sprizzante gioia da ogni poro, la futura mamma si prepara ad annunciarlo al suo compagno. Si ritrovano ad una festa, in cui li raggiunge pure Pierre, ex uomo di Alex e grande amico di Marcus, uomo posato e riflessivo, tutto all'opposto dell'impulsivo Marcus, che cerca di riaccoppiarlo con una delle ragazze presenti.
Poi Alex e Marcus litigano e la ragazza fugge via. Per strada si affanna a fermare un taxi, ma nel prendere un sottopasso, viene raggiunta da un balordo biolento che la blocca, ne abusa brutalmente, la picchia con inaudita violenza, e la lascia a terra in fin di vita. Accortisi del tragico evento, i due uomini, entrambi disperati, si mettono a caccia del colpevole, fino a raggiungere un locale gay chiamato Rectus, ove Marcus folle d'ira comincia la sua giustizia. Sarà tuttavia l'intwrvento sloazzante e definitivo dell'altrimenti pacifico e riflessivo Pierre, a trasformare la gia efferata serata, in un incubo senza precedenti.
L'inversion intégrale fa molto bene al terrificante film che ha portato alla ribalta il cineasta Gaspar Noe, e lanciato definitivamente la coppia - all'epoca anche di vita - Bellucci/Cassell. Riordinare cronologicamente l'incubo della bestialità umana, all' origine montato per episodi nell'esatto ordine contrario alla cronologia, non altera il senso del film, ma ne attenua quel sospetto di esercizio di stile che la versione originale suggeriva sin dai tempi della sua uscita scandalosa sugli schermi nell'ormai lontano 2002. Di fatto insostenibile, urticante, il film, forte di riprese eccezionali e di un incipit svolazzante ed ellittico magistrale (solo ora incipit, prima relegato nel finale per i motivi sopra accennati), come spesso avviene nelle successive pellicole dell'eccentrico autore, risulta ammirevole e magistrale per concezione e straodinaria fattura.
La vicenda è indubbiamente disturbante, choccante, sconvolgente, ma, nella corretta cronologia di questo interessante "new straight cut", si riesce a seguire meglio una odissea che, per quanto irritante, possiede una sua ragione di fondo e comunica derive senza ritorno in nome della violenza, del rancore, del desiderio di vendetta.
Noe riesce con la stessa efficacia a rappresentare la tenerezza dell'amore carnale che diventa intesa assoluta a due, e l'orrore di una violenza che genera ulteriore violenza e brutalità senza freni: in questo il film raggiunge completamente il suo scopo ed appare potentissimo.
La scena più famosa, ovvero quella della violenza brutale ai danni di Alex/Bellucci, è davvero una lunghissima, per noi spettatori interminabile ripresa dagli effetti realistici disturbanti, assai diffficile da gestire e da interpretare, e - bisogna ammetterlo - qui la Bellucci si è rivelata davvero brava, se non eccezionale.
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