Virgil Smith, commesso viaggiatore americano, vorrebbe essere ammesso alla presenza dell'imperatore Francesco Giuseppe per vendergli un grammofono. Virgil, però viene preso per un terrorista e messo alla porta. In seguito conosce la contessa Joanna, una giovane vedova padrona di una cagna di razza e anche lei desiderosa di conoscere l'imperatore. Così i due lo seguono in Tirolo dove Francesco Giuseppe sta facendo una partita di caccia. Film-operetta con qualche tocco del grande Wilder. Ma, tra canzoni di Crosby e momenti sentimentali, è uno dei film meno interessanti del regista.
L’ambientazione mitteleuropea era decisamente più nelle corde di Lubitsch che in quelle del suo allievo, e Bing Crosby era un po’ troppo anziano per un ruolo sentimentale accanto a Joan Fontaine. Comunque discreto.
Forse Wilder,già ad inizio carriera voleva citare,in almeno uno dei suoi film,la sua madre Austria.Lo fa in queto valzer dell' imperatore,ma il risultato è però piuttosto deludente.E' una via di mezzo tra una commedia sofisticata e un musical.Proprio quest'ultimo genere,con ogni probabilità,non rientra nelle corde del regista.Lo stesso Wilder si dichiarò insoddisfatto del risultato… leggi tutto
Austria, inizio Novecento. Virgil, rappresentante di grammofoni, tenta di inserirsi alla corte dell'imperatore Francesco Giuseppe, ma riesce soltanto a conoscere una bella contessa. La cagnetta di quest’ultima se la intende con il cane di Virgil: ma la nobildonna non ha certo intenzione di familiarizzare con lo spiantato commerciante… che però riesce a sedurla con i suoi… leggi tutto
Austria, inizio Novecento. Virgil, rappresentante di grammofoni, tenta di inserirsi alla corte dell'imperatore Francesco Giuseppe, ma riesce soltanto a conoscere una bella contessa. La cagnetta di quest’ultima se la intende con il cane di Virgil: ma la nobildonna non ha certo intenzione di familiarizzare con lo spiantato commerciante… che però riesce a sedurla con i suoi…
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IO ODIO IL REGGAE di rototom Oggi, 14:38
Tutto quel ritmino caduco e falsamente spensierato, tutto quella gioia caraibica di nullafacenza tossica. Mi da sui nervi, come i latino americani.
PER FORZA, lei è…
Non è il Wilder che ci aspetiamo, è un incrocio fra un film operetta e Disney, tutto è dovuto ad una scelta basata su Crosby, cantante di moda all'epoca e mediocre attore. Si qualcosa si abbozza nell'ironia, sia sull'america che sulla cultura austriaca, ma è poca cosa.
Continuo con questa terza classifica il mio omaggio ad uno dei più immensi registi della storia della Settima Arte, il divino Billy Wilder, un autore geniale, immenso e inimitabile che ha saputo creare con…
Forse Wilder,già ad inizio carriera voleva citare,in almeno uno dei suoi film,la sua madre Austria.Lo fa in queto valzer dell' imperatore,ma il risultato è però piuttosto deludente.E' una via di mezzo tra una commedia sofisticata e un musical.Proprio quest'ultimo genere,con ogni probabilità,non rientra nelle corde del regista.Lo stesso Wilder si dichiarò insoddisfatto del risultato…
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Commenti (1) vedi tutti
L’ambientazione mitteleuropea era decisamente più nelle corde di Lubitsch che in quelle del suo allievo, e Bing Crosby era un po’ troppo anziano per un ruolo sentimentale accanto a Joan Fontaine. Comunque discreto.
commento di jonas