Regia di Shinya Tsukamoto vedi scheda film
Un salaryman annoiato con moglie annoiata, vivono in una grigia megalopoli e vengono scossi dall'incontro con un vecchio amico, ora pugile. Giunge il caos.
Tra carne maciullata, riprese nervose e frenetiche, fotografica ora calda ora fredda, montaggio schizzofrenico, musiche del geniale Chu Ishikawa, i tre protagonisti del film di Tsukamoto verranno segnati, o meglio, lacerati a vita!
Il regista disse ai tempi su Tetsuo che era abbastanza incazzato con Tokyo, la sua metropoli mangia uomini. Con Tokyo Fist non gli era ancora passata evidentemente. E neache col successivo Bullet Ballet ...
C'è da stare male, mai nessuno aveva preso un "triangolo amoroso" malato e ridotto così, a brandelli. Tsukamoto era unico, è unico. Il suo cinema è un viaggio disturbante in ogni suo fotogramma. Pensate in quei lontani 90, quando i suoi film venivano trasmessi da Ghezzi su Fuori orario, a notte fonda. Si assisteva a qualcosa di mai visto.
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