Regia di Giuliano Montaldo vedi scheda film
La guerra è un semplice sfondo (non si vede mai un combattimento), mentre l'Africa costituisce lo scenario, per una ricerca filosofica di sé stessi. Tratta da un romanzo di Ennio Flaiano, la vicenda sembra anticipare quella di "Mediterraneo" (1991), ma senza l'umorismo di Salvatores. Non aiutano certo la riuscita dell'opera lo stile piattamente televisivo e la scelta di un protagonista che, benché italoamericano, non sembra italiano neanche lontanamente. Probabilmente Nicolas Cage è stato imposto dall'esigenza di vendere questa coproduzione italofrancese in America, un po' come quando, nel 1982, Giuliano Montaldo aveva dovuto prendere un attore americano per impersonare il suo "Marco Polo" televisivo. Giancarlo Giannini, invece, è sprecato. (6 novembre 2007)
Durante la Guerra d'Etiopia, un tenente italiano pensa di avere contratto la lebbra da una ragazza africana con cui ha avuto una breve relazione e che ha ucciso per sbaglio. Credutosi scoperto dalle autorità sanitarie e temendo di essere rinchiuso in un lebbrosario, l'ufficiale tenta di rientrare in Italia di nascosto.
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