Regia di Sergei M. Eisenstein vedi scheda film
Voto 10/10 Seconda parte di Ivan il Terribile, uscita dieci anni dopo la morte del regista per motivi di censura politica, in quanto fu sgradita al dittatore Stalin che l'aveva commissionata. E' una tragedia girata tutta in interni fra scenografie allucinate che ha come tema la degenerazione del potere, e che fra i suoi riferimenti drammaturgici ha sicuramente Shakespeare e il teatro elisabettiano. La sequenza del banchetto e dell'investitura di Vladimir è girata a colori su pellicola Agfacolor sottratta ai tedeschi: l'utilizzo del colore da parte di Eisenstein è affascinante, quasi "inebriante" e lascia intuire a quali livelli il regista avrebbe potuto portare la nuova risorsa fotografica se non fosse morto prematuramente. Lo splendore figurativo è il medesimo della prima parte, con inquadrature ricchissime di riferimenti pittorici e animate da un intenso plasticismo sempre memore della lezione espressionista con le sue deformazioni prospettiche e i suoi giochi di luci e ombre; il film rimane comunque possente e maestoso e, nella sua critica del potere totalitario, anche politicamente rivelatore. Nikolaj Cherkasov estremizza la sua recitazione genialmente sopra le righe ed è ancora una volta ammirevole; fra i comprimari la palma della migliore va all'inquietante Eufrosinia Starickaja di Serafima Birman.
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