Regia di Alfred Hitchcock vedi scheda film
Decisamente un Hitchcock minore, ma comunque non disprezzabile. La prima parte mi sembra la più debole, mentre nella seconda il film prende sostanza e pure umorismo (anche se piuttosto nero). Lo sguardo del regista sui personaggi è piuttosto disincantato, anche se non cattivo come in altri film: sono tipi minimi, pieni di debolezze umane, e tutti sono affetti da un certo egoismo e cinismo. Ad esempio, nessuno si scompone più di tanto davanti al morto, e qualcuno gode della sua morte. Il pittore mi è sembrato un po' contradditorio, in un modo che non ho ben capito: prima si rammarica di non riuscir a vendere un quadro e di essere al verde, ma poi un compratore lo ignora completamente, e a un secondo inizialmente non vuole neppure vendere. Quando li vende poi per dei regali agli altri abitanti del villaggio non sembra neppure bontà. Sembra non so che cosa, forse stupidità o persino snobismo. Tutti i personaggi, poi, sono più o meno meschini.
Da encomiare, comunque, la giovane Shirley McLaine.
Il titolo italiano, per un volta, non è male. Va inteso in senso ironico: comunque nessuno dei personaggi è innocente, ognuno ha le sue belle colpe. In generale, un film da guardare così, ridacchiando ogni tanto, con personaggi antipatici. Il maestro grassone ha fatto ben di meglio.
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