Regia di Alfred Hitchcock vedi scheda film
Questa incursione di Hitchcock nel bucolico (ed inquietante) mondo della provincia americana degli anni 50, si dipana in maniera ambigua: da una parte mostrando la concretezza dei paesaggi (quasi a voler "ingigantire" la piccolezza umana) rispetto agli interpreti, eccedendo spesso in riprese esterne in campo lungo quasi da cartolina (unica eccezione le sublimi inquadrature con i piedi di Harry in primo piano) e, dall'altra, ridecendo ai minimi termini le reazioni umane per le sorti del "povero" Harry (quasi un convitato di pietra o un Godot di beckettiana memoria) infarcendo i dialoghi di battute argute/nonsense, oltre ad una copiosa dose di humour nero e noncuranza per l'infausto evento occorsogli (il titolo inglese, "The Trouble with Harry", è molto più esplicito ed azzeccato della "traduzione" italiana). Su queste basi, il film si sviluppa , pur con qualche lentezza, in maniera molto piacevole, grazie ad una sceneggiatura scoppiettante ed a degli interpreti convincenti ed in stato di grazia (su tutti la bravissima Mildred Natwick nei panni di una aitante zitella), che riescono, nonostante l'esiguità del plot narrativo, a rendere la storia molto scorrevole.
Pastorale.
Gigiona.
Lupo di mare.
Verboso.
Convincente ed avvenente.
Grande.
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