Regia di Masami Hata, William Hurtz vedi scheda film
Ispirato all'omonimo personaggio dei fumetti di Winsor McKay e adattato per lo schermo da Ray Bradbury, autore di fantascienza. Piccolo Nemo diventa un cartone animato giapponese ricalcato nello stile Disney. Tutto è alla melassa e la tecnica non incanta. Si sentono anche numerosi echi del cinema dell'orrore, come Nightmare di Wes Craven, e di altri cartoni animati come Il signore degli anelli di Ralph Bakshi. A Sonnolandia, dove re è Morfeo, Piccolo Nemo viene invitato per diventare erede al trono. In attesa di passagli lo scettro dai poteri magici, Morfeo gli affida incautamente la chiave della porta degli incubi. Stuzzicato da un malandrino di fattezze negroidi e di animo levantino, Piccolo Nemo apre la fatale porta e lascia fuggire un incubo, che prende in ostaggio re Morfeo e una principessina bamboleggiante. Ci vorranno varie avventure e una formula magica ossessiva («Nizama pigiama...») per sconfiggere il male. Tutto torna come prima e Piccolo Nemo si risveglia nel suo letto newyorchese di inizio Novecento, accanto al suo scoiattolo.
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