Regia di Bernardo Bertolucci vedi scheda film
Pellicola molto raffinata e articolata che mostra il suo protagonista tribolato all'interno di un contesto storico (quello fascista) che non può che arricchire la vicenda di significati. Alla fine è una sorta di thriller psicologico quello che va in scena, reso magnificamente dall'ottimo Trintignant e dai suoi sguardi e silenzi splendidamente fotografati ed interrotti da insoliti gesti risoluti e passionali. E' un personaggio difficile ma coerente che cerca nella normalità la sua assoluzione mentre di fatto continua ad assecondare la sua natura essenzialmente vigliacca e la sua superbia. Ottimo cast con un grandioso Trintignant ed un bravo Moschin, persino la Sandrelli non sfigura in un ruolo che le calza come un guanto. Si soffre un po' il ritmo, non sempre alto ma è una pellicola solida e di inequivocabile valore artistico.
Ottima.
Ottimo.
Squisita.
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