Regia di Bernardo Bertolucci vedi scheda film
Primo grande successo di pubblico per Bernardo Bertolucci,"Il conformista" è un racconto molto elegante,un'idea di scavo di una mentalita'fascista concepita come omologazione alla classe borghese,e insieme un ironico e torbido ritratto di grande opportunismo morale e politico.Tratto da un romanzo di Alberto Moravia,il film è girato con gustosa partecipazione registica,nelle scene romane le ambientazioni sono bianche e asettiche,piu'ricche di chiaroscuri quelle francesi.E la scena del doppio delitto dell'agguato squadrista al professore e della moglie per la quale il protagonista nutre un'irresistibile attrazione,è di una crudelta'lancinante.Cast benissimo assortito,in cui Dominique Sanda è ambigua e sensuale,Stefania Sandrelli bravissima nel rendere la stupidita'della ragazza sposata dal protagonista,Gastone Moschin è un credibilissimo sgherro del Fasscio,e Jean-Louis Trintignant raffinatissimo nell'esprimere la sottile follia del suo borghesuccio pieno di contraddizioni e di una vilta'maiuscola.Splendido il lavoro del cast tecnico,dalle luci di Storaro alle musiche di Delerue,"Il conformista" è un film molto personale dell'autore de "L'ultimo imperatore",da scomporre e guardare con estremo interesse,ma realizzato con una piacevole ottica da cinema niente affatto di nicchia,che gli dona.
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