Regia di Valerio Zurlini vedi scheda film
Voto 6. La presenza di ottimi attori non riesce a risollevare un film per certi aspetti pretenzioso, lento e che tradisce le aspettative. Più della scontata storia d’amore tra un insegnante di liceo e una sua studentessa, convincono l’ambientazione in una Rimini d’epoca e non balneare, le scene all’interno della scuola e la caratterizzazione di alcuni personaggi, primo fra tutti un ispirato Salvo Randone, preside tradizionalista e nostalgico. Alain Delon è ovviamente nel miglior momento della sua carriera, abile nella parte del “bel tenebroso”. Renato Salvatori gigioneggia, ma diverte. Lea Massari è splendida, anche se il suo personaggio resta solo abbozzato. Breve ed efficace apparizione di Alida Valli, non più giovane, nel ruolo di una madre matura e pugnace. Giancarlo Giannini è ancora un ragazzo, agile e spensierato, ma distante dalle capacità recitative che saprà esprimere con il passare degli anni. Discutibile la colonna sonora: un jazz di ordinaria amministrazione, talvolta stridente e influenzato da tonalità alla Morricone. In conclusione, il film risulta talvolta noioso, ma lo si vede fino alla fine.
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