Regia di Valerio Zurlini vedi scheda film
L'ho visto la prima volta nel '72 ma non ne ebbi un'impressione particolare. L'ho rivisto pochi anni fa e ne sono rimasto abbagliato. Che ritratto riesce a fare Zurlini di quegli anni! Un'Italia che stava cambiando a ritmi vertiginosi e una provincia pruriginosa e conformista, un mondo sconosciuto di giocatori professionisti, di liceali cresciute troppo in fretta, di professori "maudits" senza più ideali e sempre più alla ricerca dell'assoluto. Un quadro cupo e magistrale, senza nessuna concessione. Un'Italia che sta per conoscersi e per odoiarsi.Un film culto da non perdere.
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