Alla fine degli anni Venti il governo dei Soviet lancia la grande campagna dei Piani Quinquennali della cosiddetta Nep, la Nuova Politica Economica dell'Urss. Lo scopo è quello di modrnizzare il paese a tappe forzate, per recuperare il gap tecnologico e produttivo con gli altri grandi paesi del mondo.
Note
Il regista Dziga Vertov, inventore del "Cineocchio", ossia del documentarismo totale, gira questo film nelle miniere di carbone, tra i minatori che hanno deciso di aumentare la produzione per far fronte alle nuove necessità del paese.
Film di regime, certo, ma la potenza formale di questa opera rimane inaudita. Il montaggio è folgorante, il ritmo creato è di una forza inarrestabile e va a esaltare quella stessa tempistica del lavoro, in chiave utopica e socialista, come manifesto del popolo e del suo valore di produzione. Collettivismo e rivoluzione. Piani quinquennali e dittatura del proletariato. La… leggi tutto
non so' per quale motivo (forse la ragazza con le cuffie in testa),ma questo film mi ha ricordato molto da vicino un altro che vidi qualche anno fa e che mi piacque molto cioe' "Pagine di vita" di Boris Barnet del '46...c'e' qualcosa in questo che lo anticipa di ben 16 anni!!! Cmq anche qui la visione e' interessante anche se non come ai livelli del precedente in visione "L'undicesimo"! voto.7. leggi tutto
Giù le mani dal mio spazio vitale!
Sullo scandalo metallico / di armi in uso e in disuso, a guidare la colonna / di dolore e di fumo che lascia le infinite battaglie al calar della sera, la…
Film di regime, certo, ma la potenza formale di questa opera rimane inaudita. Il montaggio è folgorante, il ritmo creato è di una forza inarrestabile e va a esaltare quella stessa tempistica del lavoro, in chiave utopica e socialista, come manifesto del popolo e del suo valore di produzione. Collettivismo e rivoluzione. Piani quinquennali e dittatura del proletariato. La…
non so' per quale motivo (forse la ragazza con le cuffie in testa),ma questo film mi ha ricordato molto da vicino un altro che vidi qualche anno fa e che mi piacque molto cioe' "Pagine di vita" di Boris Barnet del '46...c'e' qualcosa in questo che lo anticipa di ben 16 anni!!! Cmq anche qui la visione e' interessante anche se non come ai livelli del precedente in visione "L'undicesimo"! voto.7.
Non il capolavro di questo grande regista sovietico ma indispensabile per capire la poetica e la forza delle immagini e del montaggio. I grandi cineasti sovietici teorizzavano la possibilità di un cinema di propaganda..che potesse convincere le masse...ed in questo erano davvero all'avanguardia sul resto del mondo. Con una tecnica straordinaria questo film ci mostra il piano quinquennale…
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