Regia di Sergej Paradzanov vedi scheda film
Strano film che ha la sua originalità nella non-narrazione. Non so se questo lo possa rendere un capolavoro o un'opera scadente però, è emozionante la visione di un film che non racconta ma mostra. Non è cinema ma sono una serie di quadri a susseguirsi con passaggi metaforici e surreali che rendono l'atmosfera magica e anche abbastanza inquietante. Un film che alla fine è anche molto triste e sofferto e che si basa su uno stile ermetico ed estremamente visionario. Un'altra particolarità del film è che non esistono ne dialoghi ne gente che parla ma solo delle frasi prese da versi sacri che sono o lette da un narratore esterno o scritte. Tutto è raccontato attraverso immagini e questa è, forse, l'estrema conseguenza dell'arte visiva.
Fondamentale, rumori e suoni a susseguirsi. Inquietantemente ricca di forza.
Prova sofferta.
Regia particolarmente statica e rigorosa. Questo povero disgraziato di Armeno si è dovuto fare 7 anni di gulag per colpa di questo film. Ciò, in ogni caso, dimostra la forza di un'opera come questa che sa essere provocatoriamente diversa.
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