Regia di Gabriele Muccino vedi scheda film
Decerebrata storiella adolescenziale che non va da nessuna parte. Se la recitazione è realmente da cani, affidata ad attori giovani e ancora non molto conosciuti, la trama aggiunge quell'ingrediente base per fare dell'opera un vero tonfo: un mix fra inverosimiglianza, banalità, insensatezza. Le cose che succedono in questo film, almeno quelle che un minimo di senso possono anche avercela, non succedono comunque nella vita reale; i dialoghi perfino suonano falsi ed improponibili. Va bene dedicare un lavoro ad un target giovanile, ma qui si stanno insultando le nuove generazioni, sia nei personaggi messi in scena, sia pretendendo che si bevano una raffica di luoghi comuni e falsità come queste; il lieto fine su entrambi i piani, sentimentale e scolastico, è l'emblema del pessimo gusto che domina il film. Da perdersi assolutamente.
Due amici ventenni ripetono per la terza volta la quinta superiore e quest'anno, oltre a non studiare ed a fare i ribelli, compiono una bravata pesantissima quanto inutile: di notte si intrufolano nella scuola ed inseriscono voti alti accanto ai loro nomi sul registro di classe. Intanto uno dei due smette totalmente di dedicarsi alla scuola per andare a convivere con una ragazza di tre anni più grande, bellissima, straniera, di lui innamoratissima. Ma la gelosia lo porta a fare continue scenate e a tradirla; lei, convinta dalla sua ex, lo lascia, ma la separazione dura solo 10 giorni. A quel punto i due tornano insieme come niente fosse e contemporaneamente, a scuola, la bravata viene scoperta e facilmente perdonata: tutti ammessi all'esame.
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