Regia di Gabriele Muccino vedi scheda film
Sottostimato l'esordio alla regia di Gabriele Muccino.
È un simposio modernista sull'amore e il morbo della gelosia, vieppiù attuale in tempi di relazioni liquide e femminicidi.
Lavando metaforicamente i panni sporchi in una lavanderia, un gruppo di astanti ascolta e commenta la tormentata storia d'amore e tradimenti fra Matteo (Giorgio Pasotti) e Margherita (un'eccezionale Barbora Bobulova).
Il Conte philosophique sembra concludersi con l'unica certezza felliniana di doversi abbandonare al girotondo amoroso, perché non esistono regole e soluzioni ideali per l'infedeltà vera o presunta.
La volontà di Muccino di rinnovare la commedia italiana con un montaggio e una recitazione nervosi senza però rinnegarne la tradizione trova riscontro in alcuni cammei de luxe: Gigio Alberti, Piero Natoli, Sergio Rubini.
Nota di merito anche per Claudia Santamaria, contraltare giovanilistico di un topos antico e apparentemente banale.
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