Regia di Bruno Gaburro vedi scheda film
Una ragazza è costretta a prostituirsi in un alberghetto di provincia che è naturalmente un bordello mascherato da locanda. Un giorno alla reception si presenta uno sconosciuto che, spacciandosi per cliente, vuole in realtà solamente portar via la ragazza: è infatti il suo fratellastro.
Dal titolo e dalle prime immagini sembra una commedia pruriginosa, di quelle tipiche del periodo (siamo nel 1980); quindi può essere scambiato per un dramma a sfondo erotico, finché poco dopo il primo quarto d'ora di visione ci si rende finalmente conto di trovarsi davanti a un film porno. La locanda della maladolescenza – nulla da spartire con il Maladolescenza diretto tre anni prima da Pier Giuseppe Murgia – è il primo e unico film diretto da Marco Sole, che a quanto risulta è uno pseudonimo utilizzato soltanto in questa occasione da Bruno Gaburro. Se, come detto, nelle prime sequenze pare di poter seguire un barlume di trama, molto presto la pellicola prende a rigurgitare accoppiamenti carnali (assolutamente ben disposti sulla scena, ma altrettanto ingiustificabili sul piano logico e ininfluenti ai fini della storia) e le pretese di serietà del lavoro vanno a farsi benedire. Peccato perché un minimo di scrittura sul copione (di Sole e di Ambrogio Molteni) sembra esserci, e le vicende raccontate avrebbero potuto prendere tutt'altra piega tramutando l'opera, se non in un bel film, per lo meno in qualcosa di maggiormente interessante. Attori principali: Marcella Petri, Carlo De Mejo, Paola Montenero, Andrea Aureli, Guia Lauri Filzi e Giuseppe Curia. 1/10.
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