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Turi e i Paladini

Regia di Angelo D'Alessandro vedi scheda film

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La recensione su Turi e i Paladini

di mm40
6 stelle

Il piccolo Turi conosce il puparo Don Saverio e impara da lui l'arte del manovratore di marionette. Nel frattempo il ragazzino finisce suo malgrado in un brutto giro e le porte del riformatorio si aprono per lui. Quando uscirà, ormai maggiorenne, dovrà decidere quale strada percorrere: quella della malavita o quella dei pupi.


I paladini sono i pupi, le tipiche marionette siciliane che rappresentano i soldati di Carlo Magno; Turi è il piccolo protagonista, interpretato da due esordienti – Rocco Aloisi è il bambino, Claudio Baturi il ragazzino – che peraltro davanti alla macchina da presa non sfigurano nemmeno (le difficoltà nel far recitare i bambini sono note). Eppure questa rimarrà l'unica prova attoriale per entrambi, fors'anche per lo scarso successo – accoglienza del tutto immeritata – riscosso dal film di Angelo D'Alessandro. Quest'ultimo è tutt'altro che uno sprovveduto, a discapito delle poche regie firmate: questo risulta essere il suo secondo e ultimo lungometraggio a soggetto per il cinema, a cui si aggiungono alcuni lavori per la tv e un documentario, ma D'Alessandro in parallelo alla carriera registica ha portato avanti anche quelle di critico cinematografico e, soprattutto, insegnante presso il CSC e l'Università LUISS. Effettivamente Turi e i paladini è una pellicola ben compiuta dal punto di vista estetico, anche grazie agli apporti di Eliseo Caponera per la fotografia, di Carlo Reali per il montaggio e di Mario Pagano per le musiche, opportunamente orientate alla tradizione sicula; i contenuti sono altrettanto validi e la sceneggiatura firmata da Nanni De Stefani mostra, attraverso il racconto delle vicissitudini del protagonista, come le marionette possano rappresentare in maniera chiara e precisa la vita reale fino a poterla quasi sostituire, a prendere il suo posto. Realtà e fantasia che si intrecciano in una forma d'arte antica e, come tutti i retaggi della tradizione, a rischio di estinzione: se il discorso si fermasse qui, Turi e i paladini sarebbe un'opera ancor più degna di nota. Invece la storia si complica (entrano in gioco i mafiosi, Turi diventa adulto) e l'impressione è che De Stefani abbia messo troppa carne al fuoco, quantomeno per un'opera di poco più di cento minuti di durata. Tra gli altri interpreti si segnalano Riccardo Cucciolla, Jessica Dublin e Ron, nei panni del protagonista cresciuto. 6/10.

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