Regia di Dario Argento vedi scheda film
La storia cui è ispirato è per il genio Argento solo un pretesto per creare un mondo fiabesco,sontuosamente messo in scena,un incantesimo al quale abbandonarsi al di là della sceneggiatura e di alcune grossolanità,una magia argentianamente originale e avvolgente,come per i bambini di tutte le età è una fiaba davanti al camino,una sera di temporale.
Un film sottovalutato, che presenta molti aspetti notevoli. L'ispirazione alla storia originale e alle sue sfumature, di cui si ritrovano solo pochi e diradati aspetti, è solo un pretesto per Dario Argento, una base per sviluppare un suo geniale mondo. Tra gli aspetti notevoli vi sono l' usuale crudezza delle rappresentazioni umane (come la scena dell'orgia, o la spietata Carlotta Altieri, interpretata da Nadia Rinaldi- impressionante l'intermezzo di insulti in napoletano-) e, ovviamente -in Argento-, delle uccisioni e delle morti. E' d'obbligo rilevare la visionarietà, l'inventiva, l'originalità, una certa artigianalità, l'atmosfera avvolgente e fiabesca tipiche del regista che ci sono tutte, quantunque in alcuni casi solo in forma abbozzata. Da rilevare, però, che nella narrazione e nella rappresentazione molti aspetti sono troppo frettolosamente risolti: intanto un finale irritante per quanto è inutile e malfatto e alcuni effetti speciali che appaiono poco credibili e mal realizzati (il chroma key ad esempio sul tetto del teatro, o il lampadario che crolla), ma di contro le ambientazioni, le atmosfere sono una meraviglia per gli occhi e trasudano una certa sontuosità nella messinscena e nelle musiche di Morricone. Alcune prestazioni attoriali sarebbero dovute essere tagliate o migliorate (come alcune espressioni e movimenti di Asia Argento e Nadia Rinaldi), tuttavia in esse, e nella scelta di attori non famosi, poco raffinati, si cela uno stile e una atipicità rappresentativi che rende il cinema argentiano caratteristico. Alcuni doppiatori sono mal scelti e/o mal diretti. Ecco, in conclusione direi che è un film che avrebbe avuto ampi margini di miglioramento, tuttavia è da considerare, a mio dire, come una meraviglia cui abbandonarsi al di là della sceneggiatura, ed in questo è molto cinematografico quindi, un incantesimo col quale lasciarsi trascinare in un mondo fiabesco e lontano, e non sono poche le scene in cui ci si scopre ammaliati dalla narrazione argentiana, come in una trance, e nondimeno appagati dalle immagini, dalla fotografia, dalle trovate. Non è il migliore Argento, ma è comunque un film che merita di essere goduto per gli aspetti che ho cercato di richiamare, e per altri che non ho avuto l'ispirazione di scrivere.
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