Regia di Dario Argento vedi scheda film
Ennesima occasione sprecata dell' ex maestro dell' horror-thriller italiano ormai in pensione, con un film a tratti insolito e a tratti noioso. con delle brutte scene splatter dimenticabili. Dario Argento ha girato di peggio e chi pretende dei nuovi capolavori da certi vecchi registi a corto di idee nuove è meglio che li lasci perdere.
L’ idea di un Fantasma dell’ Opera dal viso non sfigurato, senza la solita maschera e magari anche sentimentale con la più bella soprano del teatro parigino, non era di per se malvagia ma una serie di scene di violenza gratuita con ributtanti particolari splatter, che solo certi grossolani imitatori del regista come lo scomparso Lucio Fulci avrebbero mostrato e una parata di personaggi da circo e da manicomio rendono questo remake di un classico dell’ horror, già più volte rappresentato al cinema, l' ennesima occasione sprecata per Dario Argento. Tra i personaggi più ridicoli si notano due nani cacciatori di ratti con tanto di macchinina infernale ammazza-topi, una donna cannone nelle larghe vesti di una grottesca soprano napoletana e un vecchio pedofilo rincoglionito che rincorre le piccole ballerine dell’ Opera di Parigi ridendo con le caramelle in mano. Quest’ ultimo ridicolo individuo, che per la cronaca non è il direttore del noto teatro francese, finirà ucciso dal Fantasma. Poco prima lo stesso "buon" assassino aveva massacrato una coppia di giovani che avevano osato entrare nei suoi meandri sotterranei per curiosità.
Su certi particolari di questi suoi delitti è meglio stendere un velo pietoso per i deboli di stomaco. Molto meglio le poche scene con la figlia del regista a letto con il Fantasma anche se non lo fanno diventare più simpatico, però sicuramente qualcuna sarà stata invidiosa della sua partner dopo aver visto queste scene. Abbastanza insolite, per chi le avesse notate, alcune rappresentazioni allegoriche e surreali di scenografie e scene da incubo.Tutto il resto è noia mortale, comprese le improbabili esibizioni canore liriche di Asia Argento. Bisogna considerare anche che Sands interpreta un uomo abituato da anni al buio, all' umidità e ai topi di fogna... Non so come sarebbe diventato nella realtà, probabilmente sarebbe morto cieco e malato di peste. Più che il mostro sfigurato del romanzo di Gastòn Leraux più volte rappresentato al cinema, il Fantasma dell' Opera secondo Argento sembra il fantasma del vecchio Giacomo Casanova che si diverte a uccidere e terrorizzare chi gli capita, tranne l' amata soprano. Farà una fine penosa. A parte Sands, un attore inglese con una discreta esperienza alle spalle, gli altri e le altre sono degli anonimi/e che fanno la loro bella o brutta presenza. Si sa che chi ha già una certa fama difficilmente si presta a interpretare dei film horror, tantomeno in Italia. Ovvio che se fosse stato girato da un regista straniero, anche meno famoso, avrebbe avuto molte meno critiche negative e al massimo sarebbe stato più visto in formato home-video. Chi oggi pretende nuovi capolavori da vecchi registi in crisi di idee nuove già al sesto film è meglio che lasci perdere.
Comunque rispetto a quel più mediocre e recente Dracula tridimensionale girato dallo stesso regista, questo suo film horror-classic precedente è sicuramente più originale e meno noioso, anche rispetto a certi più vecchi e tradizionali film su quel personaggio della letteratura francese di fine ottocento. Tanto per fare un paragone, molto tempo fa vidi un film inglese degli anni sessanta sullo stesso personaggio sicuramente considerato migliore di questo, interpretato da un fu attore più noto per essere stato il capo esaurito del comico Ispettore Cluseau e devo confessare che per poco non mi addormentai a metà film. Quando vidi quest’ altro Fantasma dell’ Opera al cinema mi aiutò la presenza di una mia compagna di classe, sicuramente più bella del film che stavamo guardando insieme.
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